Bufera politica, in Sicilia, per il disegno di legge per contrastare il randagismo. Claudia Taccani (OIPA Italia): “Un ritorno al passato”.
Tutti contro tutti: animalisti contro maggioranza, opposizione contro maggioranza, maggioranza contro maggioranza. Dopo essere stato approvato nella VI Commissione dell’Assemblea Regionale Siciliana (ARS), il disegno di legge per contrastare il randagismo ha scatenato un vespaio di polemiche. A presentare il provvedimento pronto a modificare la Legge Regionale numero 15 del 3 agosto 2022 è stato il deputato della Lega dell’Assemblea Regionale Siciliana (ARS), Giuseppe Laccoto.
Tra i punti più controversi, l’estromissione delle organizzazioni non governative (ONG) dalla gestione dei rifugi in favore delle aziende private, il divieto alla reimmissione dei cani vaganti sul territorio dopo i controlli medici veterinari e lo stop alla sterilizzazione dei gatti residenti nelle colonie. Proposte che, a detta degli animalisti, potrebbero contribuire alla creazione di rifugi lager. Già, perché eventuali canili e gattili privati, attraverso la percezione giornaliera di soldi, potrebbero avere meno interesse a favorire le adozioni dei pet. Più attenzione alle logiche di mercato, dunque, meno attenzione al benessere degli animali. Proprio per questo la proposta di legge, anziché proseguire il suo iter, è tornata alla VI Commissione dell’Assemblea Regionale Siciliana (ARS) per alcune revisioni.
“Contestiamo il disegno di legge approvato dalla VI Commissione dell’Assemblea Regionale Siciliana (ARS) per modificare, in senso negativo, la Legge Regionale numero 15 del 3 agosto 2022 sulla tutela e sul benessere degli animali. Un ritorno al passato, anzi, peggio. Proprio per questo chiediamo a gran voce, oltre alla revoca del provvedimento, la convocazione di un tavolo tecnico con le organizzazioni non governative (ONG) e con gli esperti del settore“, ha dichiarato a Teleambiente Claudia Taccani, Avvocato e Responsabile Sportello Legale dell’Organizzazione Internazionale Protezione Animali (OIPA).
Randagismo in Sicilia, De Luca (M5S): “Il disegno di legge è un obbrobrio da fermare”
“Il disegno di legge sul randagismo, oltre a essere un obbrobrio da fermare, cancella alcune delle poche norme corrette varate nella precedente legislatura, favorisce le aziende private e mette all’angolo le organizzazioni non governative (ONG) in prima linea per assicurare il benessere degli animali. Gravissimo legiferare senza tenere conto dei pareri, dei suggerimenti e delle esigenze dei volontari impegnati giorno dopo giorno nella cura dei cuccioli“, ha commentato il deputato del Movimento Cinque Stelle (M5S) dell’Assemblea Regionale Siciliana (ARS), Antonio De Luca.
Randagismo in Sicilia, Giambona (PD): “Benessere degli animali a rischio”
“Numerose le segnalazioni ricevute dalle organizzazioni non governative (ONG) e dagli amministratori comunali sul disegno di legge per contrastare il randagismo. Molti enti denunciano come la norma, così com’è, possa compromettere il loro operato, minacciando il benessere degli animali, incentivando la privatizzazione della gestione dei rifugi e riducendo il ruolo del volontariato. Chiediamo con urgenza che il provvedimento sia riportato nella VI Commissione dell’Assemblea Regionale Siciliana (ARS) e che i termini per la presentazione degli emendamenti siano riaperti per permettere una revisione più attenta“, ha sottolineato il deputato del Partito Democratico (PD) dell’Assemblea Regionale Siciliana (ARS), Mario Giambona.