La stagione secca nella regione va da luglio a dicembre. Quest’anno, però, il livello del Rio delle Amazzoni è rimasto basso anche nei mesi successivi
Il Rio delle Amazzoni è considerato dagli abitanti dell’Amazzonia “la fonte di vita”. Perché le sue acque hanno offerto per centinaia di anni il cibo, l’acqua e la possibilità di muoversi da un posto all’altro in maniera più o meno veloce.
Ma negli ultimi anni la “fonte di vita” è sempre più avida. Nel 2022 più che mai. Il livello del fiume, infatti, è basso come mai negli ultimi decenni. Colpa di un periodo di siccità che è cominciato a luglio – quando normalmente ha inizio la stagione secca – e non è mai terminato nonostante solitamente a fine dicembre il letto del fiume inizi a riempirsi d’acqua.
Livelli così bassi dell’acqua rappresentano una minaccia esistenziale per i circa 30 milioni di persone che chiamano casa il bacino amazzonico tra Colombia, Brasile e Perù.
Clima, gli esperti: “Rimanere entro 1,5°C possibile solo rimuovendo CO2 dall’aria”
Drought robs Amazon communities of ‘life-giving’ river https://t.co/BnTO2lZhUR
— NostralisNews (@NostralisNews) March 11, 2022
Amazzonia sotto stress
È una delle conseguenze dei cambiamenti che stanno interessando tutta la regione amazzonica.
Il Polmone verde del pianeta, con i suoi 6,9 milioni di chilometri quadrati di foresta pluviale, ha subito una deforestazione dilagante, che alimenta il cambiamento climatico.
Circa il 15% di questa foresta è stata distrutta in Bolivia, Brasile, Colombia, Guyana francese, Guyana, Perù, Suriname e Venezuela dal 1978, secondo i dati raccolti dalla piattaforma Mongabay.
Uno studio pubblicato su Nature Climate Change ha dimostrato che il 75% della foresta Amazzonica non riesce più a reagire ai cambiamenti.
Sistemi complessi come quello amazzonico hanno dei gradi di resilienza elevatissimi. Ma il disboscamento e gli incendi stanno mettendo a rischio la sopravvivenza stessa della foresta.
In caso di incendi e periodi di siccità, dunque, la foresta non è in grado di adattarsi. L’allarme lanciato dagli scienziati è che presto si possa arrivare al punto di non ritorno e che in un tempo non ancora precisato possa trasformarsi presto in savana.
Clima, le donne e il loro impegno per il futuro e la tutela del pianeta