Nonostante le piogge torrenziali, la Sicilia continua a fronteggiare una grave siccità. Le precipitazioni non sono sufficienti a compensare la scarsità d’acqua che affligge l’isola da mesi.
Le immagini delle strade di Catania e di altre città siciliane sommerse dall’acqua hanno fatto il giro degli smartphone di tutta Italia.
La Sicilia, così come altre regioni della Penisola, è stata colpita nelle scorse ore da nubifragi e piogge torrenziali che hanno causato numerosi danni.
Ma guai a pensare che queste fortissime precipitazioni siano una manna dal cielo contro la crisi idrica che sta colpendo l’isola da mesi. Perché non è affatto così.
Per capire il motivo, facciamo un passo indietro.
Crisi idrica in Sicilia, cosa sta succedendo?
Da circa un anno e mezzo la Sicilia sta facendo i conti con una scarsità d’acqua che da quelle parti non si vedeva da tempo.
Due milioni di persone – quasi la metà dell’intera popolazione siciliana – sono alle prese con problemi idrici. In alcune città tra Enna e provincia per diverso tempo l’acqua dai rubinetti usciva una volta a settimana.
Ma perché? Cosa c’è dietro questa straordinaria crisi idrica?
In Sicilia piove poco e quando piove, piove male
I fattori che giocano un ruolo in questa situazione sono due.
Da una parte c’è l’ondata di siccità che sta colpendo il Sud Italia. Piove poco e piove male. Negli ultimi anni la quantità di pioggia caduta sui terreni siciliani è stata bassissima.
Si tratta di una delle conseguenze del riscaldamento globale causato dall’utilizzo di combustibili fossili come gas e petrolio. Secondo un report del World Weather Attribution, la crisi climatica ha reso la siccità in Sicilia e Sardegna il 50% più probabile rispetto all’era pre-industriale, prima cioè che iniziassimo a pompare nell’atmosfera l’anidride carbonica.
Invasi colabrodo, Sicilia a secco
Al problema della siccità si aggiunge un secondo fattore.
Secondo l’Anbi – che riunisce i Consorzi nazionali di bonifica – in Sicilia gli invasi sono sempre vuoti, anche quando piove. Secondo i dati di inizio ottobre, delle 29 dighe siciliane, quelle piene e che funzionano bene e senza intoppi… sono 3.
Più nello specifico, delle dighe siciliane, a inizio ottobre 9 erano completamente vuote, 10 avevano meno di 1 milione di metri cubi utilizzabili e 7 meno di 5 milioni.
L’Autorità di bacino aveva scritto che, salvo piogge straordinarie, tra novembre e gennaio le riserve idriche siciliane si sarebbero esaurite completamente.
Queste piogge straordinarie sono arrivate. Dunque tutto risolto? Niente affatto!
Piogge torrenziali in Sicilia, perché non risolvono il problema siccità?
La siccità è direttamente correlata alla crisi climatica: il riscaldamento globale causato dall’utilizzo di carbone, petrolio e gas da parte dell’essere umano genera cambiamenti climatici tra cui la siccità.
Ma il rovescio della medaglia è che quando piove, piove tantissimo. Fenomeni meteo estremi come quelli che stiamo imparando a conoscere sempre più spesso e che hanno causato alluvioni ovunque, da Nord a Sud nella Penisola.
Uno dei motivi per cui le piogge torrenziali non risolvono il problema siccità in Sicilia riguarda le colture agricole. Queste, che soffrivano la sete fino a pochi giorni fa, si sono ritrovate improvvisamente sommerse d’acqua. Il terreno, provato da mesi e mesi di scarsità idrica, non solo non è stato in grado di assorbire e rigenerarsi dall’acqua piovana ma non ha neanche potuto assorbire adeguatamente la pioggia che quindi ha causato allagamenti e dunque danni alle colture stesse.
Il secondo motivo è ancora una volta legato all’atavico problema infrastrutturale che riguarda il nostro Paese. Come ha spiegato Luigi Pasotti, direttore del servizio agrometeorologico della Sicilia orientale, “l’area di raccolta degli invasi è solo il 20% del territorio regionale siciliano, principalmente in aree interne e montane. La maggior parte delle zone dotate di invasi ha ricevuto piogge scarse, insufficienti a influire in modo significativo sulla siccità o sulle riserve d’acqua”.
Le piogge più abbondanti sono invece cadute in zone prive di invasi.
La crisi idrica siciliana è talmente grave che queste piogge, sebbene torrenziali e dannose, hanno comunque offerto un respiro di sollievo. Ma solo quello.
Perché il problema rimane ed è ancora una volta legato alla presenza di invasi colabrodo e mal distribuiti sul territorio.
Quello delle infrastrutture inadeguate è un problema antico che diventa sempre più preoccupante proprio a causa della crisi climatica. Perché da qui in avanti le conseguenze del riscaldamento globale – come appunto la siccità in Sicilia – diventeranno sempre più frequenti. E senza un adeguamento delle nostre infrastrutture nazionali il nostro stile di vita ne risentirà.