Siccità, blitz di Legambiente al lago di Pergusa

È un’emergenza mai finita quella causata dalla siccità in Sicilia. Con un flash mob Goletta dei laghi di Legambiente ha inscenato una protesta a pochi metri dal lago di Pergusa, in Sicilia.

La siccità di oggi nasce dalla crisi climatica e dalla siccità che ha colpito il Po nel 2022 ed è acuita dai mancati interventi sulla gestione della risorsa idrica, che, secondo Legambiente, avrebbe potuto ridurre gli effetti della siccità in tutto il Paese.

I dati parlano chiaro: l’Italia è il 2° Paese più idrovoro d’Europa in termini di prelievi ad uso potabile dopo la Grecia. Le perdite della rete idrica ammontano in media al 42%, ma al Sud arrivano al 51%.

La richiesta al governo Meloni è di interventi nazionali strutturali.

L’emergenza siccità – dichiara Andrea Minutolo, responsabile scientifico di Legambiente – colpisce di anno in anno sempre più regioni della Penisola con una geometra variabile, come sta constatando anche Goletta dei Laghi che da fine giugno nel corso del suo viaggio ha visto i laghi del nord ricchi d’acqua per via delle piogge intense, e quelli del centro Italia e del sud molto più in sofferenza idrica per via delle poche piogge e dell’aumento delle temperature. La grande siccità del 2022 del fiume Po è stato un importante campanello dall’allarme, rimasto purtroppo inascoltato e frutto a sua volta di un’altra importante emergenza siccità. Oggi le immagini del Lago di Pergusa in Sicilia, in provincia di Enna, ci restituiscono l’immagine plastica di quella emergenza mai finita. Al Governo e al Commissario straordinario dell’Acqua diciamo di agire subito con una strategia nazionale della gestione idrica, più attenta e circolare, con interventi concreti non più rinviabili, ma anche con pratiche e misure per ridurre la domanda di acqua ed evitarne gli sprechi, negli usi civili e soprattutto negli usi agricoli”.