Nuove ricerche hanno aiutato a individuare il binario da cui il 18 ottobre del 1943 partì il treno carico di ebrei deportati nei campi di concentramento.
Grazie all’analisi di diversi documenti, testimonianze e sopralluoghi, alcuni studiosi sono riusciti a rintracciare il luogo esatto della stazione Tiburtina da cui il 18 ottobre 1943 partì il primo treno da Roma che portò dei cittadini ebrei nei campi di sterminio.
Erano 1020 gli ebrei stipati dai nazisti in quel convoglio della morte che partì da un binario morto della stazione Tiburtina. Quella di un tempo, però. Diversa da come si presenta oggi. Per questo dunque fino a questo momento era stato difficile capire da dove fosse partito il convoglio.
“È pensiero comune che il treno nel quale furono stipati gli ebrei rastrellati dai nazisti il 16 ottobre 1943, sia partito due giorni dopo da uno dei binari di testa della Stazione Tiburtina – spiega Lorenzo Grassi, coordinatore Gruppo Ipogei bellici dell’associazione Sotterranei di Roma, che ha partecipato alla ricerca -. Ma ora nuovi documenti hanno permesso di localizzare il sito di stazionamento e partenza sul lato opposto della stazione, quello di via Camesena, dove si trovava lo scalo merci, e che oggi coincide con la zona adibita a parcheggio di via Altiero Spinelli”.
Come racconta Il Messaggero, la nuova scoperta è arrivata dopo anni di dubbi e ricerche. E da un’intuizione, quella di Fausto Angelelli, che dal 1944 al 1960 ha abitato nello scalo.
Grazie allo studio di una foto aerea del 1943 e all’analisi della planimetria della vecchia stazione è stato possibile individuare il punto in cui insisteva quel binario morto da cui partirono i romani di religione ebraica.
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