
Nella sentenza si legge che l’ordine di abbattimento dei suini è stato ritenuto illegittimo e l’Asl avrebbe dovuto prevedere una deroga
Alla Sfattoria degli Ultimi si tira un sospiro di sollievo. Il Tar del Lazio ha infatti annullato l’ordine di abbattimento di suini e cinghiali presenti nella struttura.
Il giudice amministrativo ha accolto il ricorso presentato dallo staff della Sfattoria degli Ultimi con cui si chiedeva lo stop all’abbattimento dei 130 animali strappati dalla filiera della macellazione. Suini e cinghiali si trovano all’interno della zona rossa per la peste suina africana e dunque l’Asl ne aveva richiesto l’abbattimento. Ma il Tar, dunque, ha dato ragione agli animalisti bloccando il provvedimento dei sanitari.
Cosa si legge nella sentenza del Tar sulla Sfattoria degli Ultimi
Nella sentenza del Tar si legge che l’ordine di abbattimento degli animali è stato ritenuto illegittimo perché l’Asl avrebbe dovuto valutare la possibilità di riconoscere alla struttura una deroga all’abbattimento giustificata dal fatto che la Sfattoria è destinata a “rifugio per animali in difficoltà”.
Il giudice, inoltre, afferma che il parere del Commissario straordinario per la peste suina, pervenuto successivamente alla notifica dell’ordine di abbattimento, contrario al riconoscimento della deroga, “non è supportato da un’adeguata istruttoria e non è correttamente motivato”.
Dunque ora l’Asl dovrà riesaminare nuovamente la situazione ma alla luce degli approfondimenti ritenuti necessari dal Tar.