Conchiglie dei molluschi che diventano panchine eco-friendly nei parchi o poltrone del salotto di casa. Nieddittas, la più importante azienda sarda della mitilicoltura, da sempre impegnata in progetti di economia circolare.
Da prodotti di scarto a risorse per uccelli migratori. Le cozze non idonee al mercato possono essere trasformate in isolotti artificiali per i volatili nidificanti nelle aree umide del Golfo di Oristano, in Sardegna. È una delle ultime iniziative di Nieddittas, importante azienda della mitilicoltura e della pesca con sede ad Arborea, in provincia di Oristano, da sempre in prima linea per tutelare il pianeta Terra.
Proprio per questo la cooperativa sarda, in collaborazione con Mediterranean Sea and Coast Foundation (MEDSEA), istituzione no profit a salvaguardia degli ecosistemi costieri, ha posizionato i nidi ricavati dai gusci di cozze negli stagni di Corru Mannu, di Corru S’Ittiri, di San Giovanni e di Marceddì.
L’obiettivo delle due realtà è dimostrare come l’economia circolare rappresenti davvero un’opportunità per il futuro dell’Italia.
Nieddittas e MEDSEA sono impegnate oltretutto a studiare soluzioni per trasformare gli scarti dei mitili in prodotti di arredo.
E così, dopo una fase di sperimentazione, le conchiglie dei molluschi possono diventare panchine eco-friendly nei parchi o poltrone del salotto di casa.
A supportare il progetto c’è Lorenzo Finotto, product designer originario di Arborea, specializzato nell’upcycling di materie plastiche.
I gusci dei mitili possono essere utilizzati, infine, come fertilizzante naturale a impatto zero o come integratori alimentari di calcio per canarini, pappagalli e diamantini.
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I gusci di cozze sono veri e propri “pozzi di carbonio”
Anche le cozze contribuiscono al benessere del pianeta Blu.
Questi molluschi hanno un’innata capacità di biosequestro che consente loro di assorbire l’anidride carbonica disciolta in acqua e riutilizzarla per formare, irrobustire o riparare il guscio.
Ed ecco perché, secondo gli ultimi studi scientifici, i mitili rappresentano i depuratori naturali del mare. Il Protocollo di Kyoto li ha definiti addirittura pozzi di carbonio: tre tonnellate di conchiglie equivalgono a una tonnellata di anidride carbonica.
L’azione depuratrice delle cozze apporta, dunque, benefici a tutti gli abitanti dell’ecosistema sommerso, così da renderlo più ossigenato e vivibile.
Proprio per questo, solo qualche mese fa, i mitili del Lago d’Orta, in Piemonte, sono stati muniti di microchip per monitorare la qualità dell’acqua del bacino.