Tra la nuova educazione civica con il concetto di “Patria” e il capolavoro per la maturità 2025, sono parecchie le novità per gli studenti che ricominciano la scuola a breve
Tra il 5 e il 13 settembre, in base al calendario regionale, torneranno a scuola circa 8 milioni di studenti. Il nuovo anno scolastico 2024-2025 sarà ricco di novità, sia dal punto di vista della didattica, sia dal punto di vista delle riforme.
Educazione civica e capolavoro
Tra le novità troviamo le nuove linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica, che svilupperà il concetto di “Patria”, intesa come comunità nazionale e richiamata all’interno della nostra Costituzione. Secondo una stima, saranno oltre 10 milioni le ore di lezione per questa materia che si svolgeranno nell’anno scolastico 2024-2025 dalla scuola primaria alla secondaria di secondo grado. Altra novità attesa è il capolavoro per la maturità, ossia l’opera migliore o maggiormente rappresentativa dei progressi dello studente, che potrà essere presentata all’esame di maturità, come elemento in più per il giudizio finale.
Addio smartphone in classe
Un’altra misura attesa e che ha fatto discutere, è la circolare firmata dal ministro dell’Istruzione e del Merito Valditara, con cui si vieta l’utilizzo di smartphone in classe, anche per scopi didattici, dalla scuola primaria fino alla terza media. Questa misura coinvolge circa 4 milioni e mezzo di alunni. Per gli studenti delle medie sorpresi con il cellulare in classe saranno inoltre previste delle sanzioni. Tra le motivazioni presentate dal ministro c’è il rischio che l’utilizzo eccessivo dei dispositivi elettronici dall’infanzia possa incidere negativamente sulla crescita sana dei bambini.
La riforma degli Istituti Tecnici e Professionali
L’anno scolastico 2024-2025 è l’anno che vede la sperimentazione della riforma 4+2, che coinvolge gli istituti tecnici e professionali in collegamento con gli ITS, ossia le scuole di eccellenza ad alta specializzazione tecnologica post diploma che permettono di conseguire il titolo di tecnico superiore. Con questo nuovo percorso gli studenti quadriennali potranno accedere direttamente ai corsi degli ITS Academy, oppure fermarsi ai quattro anni e ottenere comunque un titolo di studio spendibile nel mondo del lavoro. Lo scopo di questa riforma è quello di limitare la mancata corrispondenza tra la domanda e l’offerta nel mondo del lavoro.
Per i docenti la formazione incentivata
Le novità di quest’anno della scuola non coinvolgono solo gli studenti, ma anche i docenti. Nello specifico il Ministero ha avviato un percorso di formazione triennale per i docenti, che prevede anche trenta ore di formazione retribuita per i docenti che svolgono funzioni di supporto e di coordinamento.