Scuola, gli italiani promuovono (per poco) il sistema scolastico

Il voto medio complessivo che gli italiani conferiscono al sistema scolastico è di 6,3, con la scuola in miglioramento ma le criticità sono ancora tante

Una promozione sul filo del rasoio quella che gli italiani assegnano alla scuola: voto medio complessivo 6,3. Dunque si deve fare di più per il sistema scolastico italiano che è in miglioramento, ma che deve affrontare ancora numerose criticità. È il quadro che emerge dal report FragilItalia “Il sistema scolastico italiano” realizzato da Legacoop e Ipsos, sulla base di un sondaggio che ha coinvolto un campione di italiani.

I voti assegnati a ogni scuola di ordine e grado

Il vito medio complessivo che gli italiani hanno attribuito al sistema scolastico è 6,3, ma il voto più alto lo ha ricevuto l’università (6,7) seguita da scuola dell’infanzia ed elementare (6,4) asilo nido (6,2) scuole superiori (6,1) mentre chiude la classifica le scuole medie con 6.

I principali problemi della scuola italiana

Secondo il report di Legacoop e Ipsos questi sono i principali problemi riscontrati: la scarsa motivazione dei docenti, i programmi di studio obsoleti e troppo teorici, dotazioni tecnologiche inadeguate. A questi si aggiungono il problema dell’edilizia scolastica e delle classi sovraffollate. Per quanto riguarda i docenti, secondo gli italiani oltre alla scarsa motivazione c’è anche la poca preparazione e una generale carenza di personale.

Le differenze all’interno del nostro Paese

Il sistema scolastico ha delle carenze generalizzate, tuttavia nel report sono evidenziate delle nette differenze tra nord e sud Italia e tra le principali città e le province. Il 63% degli intervistati ritiene che le scuole migliori si trovino nel settentrione e solo il 6% salva le scuole del sud. Situazione simile per la diatriba città-provincia: il 40% dichiara che, in termini di qualità, le scuole migliori si trovano nelle grandi città, mentre il 20% incorona la provincia.

Scuola e mercato del lavoro

Dal report emerge anche che, secondo gli italiani, la scuola non è in grado di fornire competenze adeguate per il mondo del lavoro. Le competenze linguistiche sono le uniche ad ottenere un giudizio migliore rispetto al sondaggio precedente (per il 48% degli intervistati sono adeguate) ma rimane il problema della scarsa preparazione dei docenti e dei programmi obsoleti. Per niente promosse sono invece le competenze green: solo il 33% ritiene che siano adeguate, ponendo come principali ostacoli la preparazione dei docenti, i programmi obsoleti e le carenze dei laboratori.

Cosa fare per migliorare la situazione

Gli intervistati hanno indicato anche quelli che secondo loro devono essere gli interventi per migliorare il sistema scolastico italiano. Per la scuola al primo posto c’è la richiesta di corsi specifici per l’accesso al lavoro, poi gli scambi culturali con le scuole dell’Unione Europea, la presenza delle aziende negli istituti scolastici con presentazioni ad hoc e stage nelle imprese. Per l’università, invece, la possibilità, per gli studenti, di svolgere un periodo di studio all’estero, di presentazioni aziendali all’interno degli atenei e di svolgere un tirocinio obbligatorio.