La scrittura a mano e la lettura su carta sono delle pratiche che vanno tutelate, perché costituiscono una ginnastica mentale fondamentale per i giovani
L’esposizione eccessiva dei giovani agli schermi può causare problemi all’apprendimento e allo sviluppo. Per questo, in un mondo che è sempre più digitale, bisogna salvaguardare pratiche come la scrittura a mano e la lettura su carta. È questa la missione dell’Osservatorio Carta, Penna & Digitale della Fondazione Luigi Einaudi.
Pratiche insostituibili
“La rivoluzione digitale fa parte del nostro tempo, non è arrestabile e migliorerà la qualità della nostra vita da tanti punti di vista, ma è evidente che il vecchio mondo vada conciliato con il nuovo mondo. Tuttavia non tutto quello che apparteneva al vecchio mondo debba essere cancellato: la scrittura a mano e la lettura su carta sono pratiche a mio avviso insostituibili” ha spiegato Andrea Cangini, Segretario Generale della Fondazione Luigi Einaudi.
Educare giovani e adulti
In molti Paesi la limitazione del digitale per i giovani è in corso di dibattito, per questo anche in Italia si dovrebbero pensare delle limitazioni chiare. In ogni caso la chiave di tutto rimane l’educazione rivolta sia ai ragazzi, sia agli adulti. “Visto che i danni di un’esposizione eccessiva ai social network e ai videogiochi sono acclarati dalla comunità scientifica internazionale non ritengo inopportuno stabilire dei divieti. Ma la prima cosa è educar ei giovani e gli adulti affinché comprendano appieno la posta in palio, ma questo non esclude l’opportunità di introdurre anche dei divieti” ha detto ancora Cangini.