La scrittura a mano rischia di essere insidiata dalla digitalizzazione, il parere dell’esperto
In un’era in cui il digitale è sempre più presente e utilizziamo sempre più device tecnologici a lavoro, ma anche a scuola, viene da riflettere sull’importanza della scrittura manuale, una pratica che rischia di essere persa, con alcune conseguenze sulla crescita e l’apprendimento dei più piccoli.
Avanzamento o regressione
“Un problema che può portare a una regressione di certe funzioni che sono appannaggio dell’essere umano, perché l’essere umano scrive a mano da millenni. Se di punto in bianco, nell’arco di pochi decenni, c’è un disimpegno fisico e cognitivo nei confronti di questa naturale abilità umana, ci dobbiamo porre la domanda se c’è un avanzamento con la digitalizzazione o una regressione” ha spiegato il professor Roberto Travaglini, pedagogista dell’Università di Urbino, ospite di CrescimiTu, il programma di TeleAmbiente dedicato all’infanzia e all’adolescenza.
Convivenza tra scrittura e digitale
E dunque la domanda cruciale da porsi è: è possibile che la scrittura a mano e l’avanzamento tecnologico possano convivere? “Io sono abbastanza ottimista – spiega ancora Travaglini – sulla possibilità di un linguaggio integrato che permetta una convivenza di entrambi i sistemi. È importante che i legislatori prendano in considerazione il non far scomparire l’esercizio manuale della scrittura”.