
Roma. “Scomodo” il primo giornale studentesco del Paese, con 400 penne e 128.000 copie stampate, lancia la campagna “Roma si fa spazio”, per coinvolgere la città nella riqualificazione di un seminterrato abbandonato di 2.000 mq, all’Esquilino, da trasformare in redazione per il giornale e in spazio culturale per tutti. E’ la progettazione partecipata.
Una sede di 2.000 mq, già esistente e inserita all’interno del complesso autogestito “Spintime Labs“, nel quartiere Esquilino, è quella che i redattori del giornale studentesco “Scomodo” vogliono riqualificare per trasformare nella loro redazione, che sia però anche un grande spazio culturale aperto a tutti. Così nasce la campagna: “Roma si fa spazio“, per chiedere il sostegno della cittadinanza a un progetto che “non c’è” ma “che sarà frutto di una progettazione partecipata” che intende coinvolgere tutti: “noi, voi e oltre quaranta architetti da più paesi europei”.
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Il progetto “non c’è”, ma la sede già esiste ed è un seminterrato abbandonato sito in Via Statilia, ampio 2.000 mq. Qui sorgerà lo “spazio”, grazie all’aiuto degli “architetti dello studio Alvisi – Kirimoto, che collaborano con Renzo Piano, fanno progetti in tutto il mondo, e hanno partecipato alla progettazione dell‘Auditorium“.
In un video lancio della campagna per raccogliere donazioni, uno dei giovani di “Scomodo” racconta che “al centro ci sarà la redazione e tutt’intorno: uno studio di registrazione, una sala prove, uno spazio per dipingere e creare, un piccolo pub, una biblioteca, una sala studio aperta 24 ore, una cucina per tutti, un parco giochi per i bambini, una rampa da skate indoor, un palco per jam session e live jazz ala techno e sei bagni”.
La realizzazione passerà dalla progettazione partecipata: “La nostra intenzione è quella di pensare, immaginare e costruire questo spazio insieme a chiunque vorrà partecipare inaugurando uno dei più importanti laboratori di progettazionee partecipata mai realizzati a Roma”. Per aderire basta visitare la piattaforma dedicata al progetto, dove campeggia lo slogan: “Partecipa alla costruzione, ottieni una chiave“.
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Partecipazione attraverso donazioni non solo in soldi (per ogni donazione superiore ai 25 euro si ottiene una chiave); ma anche in materiali (una lunga lista che va dai mobili alle sedie, dai libri alle console); oppure in tempo (partecipando ai lavori, nei giorni di sabato e domenica). “Ad ognuno doneremo una chiave. Perché noi abbiamo avuto l’idea, ma la chiave sono le persone”.