In Sardegna un progetto per ripristinare i fondali marini a tutela della biodiversità

Le azioni in tre siti – Capo Caccia, Capo Carbonare e Asinara – in partnership tra Blue Marine e Fondazione Capellino

Ripristinare i fondali di Capo Carbonara, Capo Caccia e del Parco Nazionale dell’Asinara in Sardegna con lo scopo di tutelare la biodiversità del mare. È questo l’obiettivo di un progetto della Blue Marine Foundation e della Fondazione Capellino.

Giulia Bernardi, Senior Project Manager di Blue Marine ha spiegato a TeleAmbiente: “Da gennaio 2022 Blue Marine ha promosso un progetto molto ambizioso in Italia che vuole promuovere idee sito-specifiche che però al contempo siano connesse allo stesso denominatore comune che è quello di proteggere il mare e i suoi abitanti in massima efficacia”.

“In particolare – spiega ancora Bernardi – Blue Marine sosterrà sette nuovi progetti all’interno di sette aree marine protette italiane di cui tre sono in Sardegna”. 

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A Capo Carbonara il progetto si occuperà delle azioni di pulizia e smaltimento di attrezzi da pesca abbandonati o smarriti dai pescatori, che costituiscono una notevole fonte di inquinamento e un rischio per la delicata fauna e flora di questa zona.

A Capo Caccia i tecnici dell’area marina protetta installeranno quattro linee di ormeggio al fine di favorire l’attività subacquea dei diving autorizzati ad operare nell’area famosa per le sue grotte.

Infine, al Parco Nazionale dell’Asinara saranno implementate le misure di gestione della pesca locale, permettendo un recupero degli habitat per molte specie autoctone e il mantenimento di una ricca e importante biodiversità.

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