Sardegna, ecco come Livegreen produce la spirulina

Livegreen, società agricola di Oristano, produce la spirulina, microalga ricca di proteine, vitamine e sali minerali. Andrea Moro, presidente dell’azienda: “Da noi anche fregula, pane carasau e pane guttiau a base di spirulina”.

Quando nel 2008 la FAO definì la spirulinaalimento del futuro“, c’era chi giurava di non volere cambiare le proprie abitudini a tavola. A ottobre 2017, la rivoluzione dell’industria alimentare però è passata per la Sardegna. Livegreen è una società agricola di Oristano leader nella produzione della microalga dalle molteplici proprietà nutrizionali. La spirulina contiene, infatti, proteine, vitamine e sali minerali: dagli Omega6 alla ficocianina, dalle vitamine del gruppo B a quelle del gruppo E, dal potassio al ferro.

Livegreen nasce dalla volontà mia, di Gabriele Cipri e degli altri soci, di volere dare un senso a questo nostro desiderio di tutelare l’ambiente e, soprattutto, di mettere in pratica azioni utili che possano cambiare il pianeta Terra“, spiega a Teleambiente il presidente di Livegreen, Andrea Moro.

Che poi sottolinea: “In particolare, io, Gabriele e Claudio Ledda, già lavoravamo su progetti di microalghe, ci conoscevamo e abbiamo deciso di dare vita a Livegreen. Poi, con Jimmy Fiore e Andrea Fiore abbiamo messo insieme anche gli aspetti più commerciali e finanziari fondamentali per una realtà imprenditoriale“.

Livegreen, l’importanza della multidisciplinarietà

La parola d’ordine di Livegreen è multidisciplinarietà. A comporre lo staff ci sono ingegneri, biologi, biotecnologi, chimici ed esperti di finanza. Proprio questa collaborazione tra professionisti è stata la chiave del successo di Livegreen per conquistare sempre più clienti. “Abbiamo costruito perfino macchinari che non esistevano, abbiamo fatto trasferimento tecnologico e abbiamo modificato tecnologie di altri settori“, afferma Andrea Moro.

Livegreen, ecco come nascono i prodotti a base di spirulina

Livegreen coltiva la spirulina in grandi vasche di acqua dolce in continuo circolo. Dopo essere stata raccolta, la microalga si trasforma in una crema verde, simile a una marmellata, prima pressata e poi disidratata. Proprio l’essicazione a basse temperature diventa un processo fondamentale per mantenere inalterate le proprietà del “cibo del futuro” ad alto tasso proteico. Una macchina trafilatrice riduce la spirulina, infine, in lunghi spaghetti sminuzzati.

Livegreen, anche prodotti sardi a base di spirulina

Ci sono le barrette per le pause lavorative, le tagliatelle di grano duro per un pranzo realmente green e i fusilli gluten-free per gli intolleranti al glutine. I prodotti di Livegreen garantiscono pranzi e cene ricchi di fibre e poveri di zucchero, sempre nel pieno rispetto dell’ambiente. Già, perché la spirulina non consuma acqua ed è in grado di assorbire più CO2 rispetto agli alberi.

Livegreen è riuscita a coniugare oltretutto la tradizione gastronomica sarda con l’innovazione. E così l’azienda di Oristano ha ideato tre prodotti tipici sardi a base di spirulina: fregula, pane carasau e pane guttiau.

All’inizio della nostra avventura, abbiamo voluto rappresentare l’italianità con la pasta, i cracker e i grissini, oltre alla spirulina pura, il nostro prodotto più venduto. Siamo sbarcati in Sardegna per potere usufruire della stagione molto lunga e qui, ad Arborea in particolare, le cooperative della zona ci hanno accolto bene, ci hanno aiutato e ci hanno distribuito quell’humus su cui siamo potuti crescere“, conclude Andrea Moro.