A evidenziarlo è l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna.
Cresce l’allarme lingua blu in Sardegna. Quasi 2.000, rispetto ai precedenti 666, i focolai della cosiddetta febbre catarrale degli ovini, con 8.500 animali morti su 65.259 esemplari contagiati. A evidenziarlo è l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna. Tra le province con più decessi e infezioni, Oristano. “Una delle diffusioni peggiori del virus della blue tongue negli ultimi 20 anni“, commenta Enrico Vacca, Direttore del Servizio di Sanità Animale dell’Azienda Sanitaria Locale (ASL) 5. Situazione preoccupante anche a Sassari, a Nuoro, a Cagliari, nel Sulcis, nel Medio Campidano, in Gallura e in Ogliastra.
Secondo i dati dell’Istituto zooprofilattico sperimentale della #Sardegna, sono quasi 2mila i focolai di #linguablu e 8.500 gli ovini morti su 65.259 contagi. L’epidemia ha dilagato anche per la mancanza di un #vaccino per il sierotipo 3.#ANSATerraGustohttps://t.co/q1CFnGY3rY
— Ansa Terra e Gusto (@Ansa_TerraGusto) September 19, 2024
La lingua blu, che è una malattia non contagiosa, infesta l’Isola da almeno 20 anni. In due decenni, una vera e propria ecatombe per il comparto agricolo regionale, con 800mila capi di bestiame morti e incalcolabili perdite economiche.