Ancora polemiche sul cantante Salmo per l’aragosta acquistata in un ristorante e liberata nelle acque della Sardegna. L’ecologo marino Andrea Bonifazi: “Un gesto scientificamente sbagliato”.
Acquistare un’aragosta imprigionata nell’acquario di un ristorante per liberarla in mare. A farlo è stato il cantante Salmo, nome d’arte di Maurizio Pisciottu, dopo essere entrato in un locale della Costa Smeralda, in Gallura, nel Nord-Est della Sardegna. Dopo essere arrivato in spiaggia, l’artista originario di Olbia ha liberato il grosso crostaceo nel pianeta Blu. Un’azione che, almeno sui social, gli ha fruttato centinaia di commenti di apprezzamento. Eppure, empatia ed etica a parte, un gesto simile potrebbe avere conseguenze ecologiche devastanti. “L’aragosta liberata dal cantante Salmo in acque bassissime, anziché nei fondali, avrebbe potuto essere una specie animale aliena e, per di più, avrebbe potuto avere una malattia letale per altre creature degli ecosistemi sommersi. Un comportamento moralmente condivisibile, ma scientificamente sbagliato“, ha spiegato a Teleambiente Andrea Bonifazi, ecologo marino, naturalista, fondatore della pagina social “Scienze Naturali” e autore del libro “Ventimila specie (o quasi) sotto il mare”.