Presunte inadempienze sulle spese tenute da Alessandra Todde durante la campagna elettorale del 2024 potrebbero portare la Regione Autonoma della Sardegna a nuove elezioni.
Terremoto nella politica italiana già a inizio 2025. Il Collegio Regionale di Garanzia Elettorale della Corte d’Appello di Cagliari ha dichiarato Alessandra Todde decaduta dalla carica di consigliere regionale e, di conseguenza, dal ruolo di Presidente della Regione Autonoma della Sardegna. A riportare la clamorosa notizia è stato il quotidiano “L’Unione Sarda“.
Terremoto in Regione: Todde dichiarata decaduta https://t.co/1SrrK70agd
— L’Unione Sarda (@UnioneSarda) January 3, 2025
A causare l’emissione dell’ordinanza-ingiunzione del Collegio Regionale di Garanzia Elettorale della Corte d’Appello di Cagliari sarebbero state inadempienze sulle spese tenute da Alessandra Todde durante la campagna elettorale del 2024. Nei prossimi giorni, il Consiglio regionale della Sardegna dovrà stabilire una data per decidere sulla decadenza della Governatrice sostenuta da Movimento Cinque Stelle (M5S) e Partito Democratico (PD).
Todde dichiarata decaduta: le contestazioni, la legge e gli scenari https://t.co/u89BxN9JwT
— L’Unione Sarda (@UnioneSarda) January 4, 2025
“La notifica della Corte d’Appello di Cagliari è un atto amministrativo che impugnerò nelle sedi opportune. Ho piena fiducia nella magistratura“, ha dichiarato la Presidente della Regione Autonoma della Sardegna, Alessandra Todde.
Sono qui determinata a portare avanti il mio lavoro con dedizione, sempre ed esclusivamente al servizio dei sardi e dei loro interessi. La notifica della Corte d’Appello rappresenta un atto amministrativo che affronterò nelle sedi opportune. Ho piena fiducia nella magistratura. pic.twitter.com/GTyYrFESnL
— Alessandra Todde (@ATodde) January 3, 2025
Eppure, se i giudici non dovessero accogliere le ragioni dell’Inquilina di Viale Trento, i cittadini potrebbero essere richiamati alle urne.
Sardegna, Desirè Manca (M5S): “La battaglia è iniziata”
“Evidentemente dà fastidio chi come la Presidente della Regione Autonoma della Sardegna, Alessandra Todde, mina dalle fondamenta un sistema di potere e controllo rodato. Siamo quel sassolino che inceppa il meccanismo. Purtroppo per loro il sassolino si sta trasformando già in un macigno inscalfibile da menzogne, trame di palazzo e fantasiose iniziative. La battaglia è iniziata, noi siamo pronti, non abbiamo paura“, ha sottolineato l’Assessore del Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale della Regione Autonoma della Sardegna, Desirè Manca.
Sardegna, Salvatore Deidda (FdI): “Pretendiamo trasparenza”
“Non conosco nel dettaglio la vicenda ma se il Collegio Regionale di Garanzia Elettorale della Corte d’Appello di Cagliari arriva a dichiarare decaduto un Presidente di Regione vuole dire che la documentazione proposta presenta falle ed errori e, con tutto il rispetto, è una bruttissima figura, perché, o non sanno come si rendicontano le spese elettorali o pensano di essere più furbi degli altri. Le elezioni si vincono rispettando le regole. Ora cercheranno in tutti i modi di non decadere, ma facciano ammenda dei propri errori. Pretendiamo trasparenza“, ha affermato il deputato di Fratelli d’Italia, Salvatore Deidda.
Sardegna, quando Alessandra Todde vinse le elezioni regionali
Era il 27 febbraio 2024 quando Alessandra Todde diventò il nuovo Presidente della Regione Autonoma della Sardegna. Dopo una battaglia all’ultimo voto con il candidato del centrodestra, Paolo Truzzu, l’esponente del Movimento Cinque Stelle (M5S), sostenuta dal Partito Democratico (PD), aveva ottenuto la guida dell’Isola. Soltanto una manciata di preferenze – 45,4% per Todde e 45% per Truzzu – aveva separato i due aspiranti governatori. “Felice di essere la prima Presidente donna della Regione Autonoma della Sardegna“, aveva commentato la nuova Inquilina di Viale Trento.