A Sanremo 2024 Ghali canta “Casa mia”, un brano che parla delle sue origini, ma anche della bellezza della natura, nonostante un mondo sempre più alienato dalle guerre e dal digitale.
È stato già ospite al Festival di Sanremo nel 2020, ma è la prima volta che Ghali calca il palco dell’Ariston come artista in gara. E lo fa con una canzone – Casa mia – sulle sue origini.
Il brano, scritto con Davide Petrella e Michelangelo, cita anche “il prato verde” e “il cielo blu”. Una natura fresca ed incontaminata che si contrappone con quella umana, che invece è contaminata dalla guerra e dalla pervasività del digitale. “Con linee immaginarie bombardate un ospedale. Per un pezzo di terra o per un pezzo di pane”, “Siamo tutti zombie col telefono in mano” e “Benvenuti nel Truman show”, canta il rapper.
“Casa mia” parla di disuguaglianze, di guerra, di confini, ma anche di un mondo ancora bello da vedere, così come lo vede l’extraterrestre dalla sua astronave. “Sto già meglio se mi fai vedere, il mondo come lo vedi tu, non mi serve un’astronave, lo so”, recita il brano. Ghali canta della bellezza della natura e dei sogni che si devono ancora realizzare.
Il rapper milanese di origini tunisine, intervistato a Radio 2 dopo l’esibizione nella prima serata del Festival, ha spiegato il riferimento alla natura in “Casa mia”: “Quel pezzo di canzone fa capire quante cose vanno storte a causa nostra nel nostro pianeta, però poi c’è sempre il prato che diventa sempre più verde e il cielo che diventa sempre più blu. Questo spiega quanto la natura sia intelligente e se vuole prende il sopravvento in un secondo”.
“Se tutti ci comportassimo come fa la natura, sarebbe un mondo migliore”, ha concluso cantante.