L’annuncio dello storico brand di acque minerali e altre bevande.
La crisi delle materie prime continua ad affliggere le industrie produttrici di acqua minerale. Il problema è sempre lo stesso: la scarsa disponibilità di anidride carbonica. Nel luglio scorso era toccato all’azienda piemontese Sant’Anna interrompere la produzione di acqua frizzante, ora accade lo stesso con un altro noto brand, Sanpellegrino.
Nello stabilimento di Ruspino, a San Pellegrino Terme (Bergamo), l’azienda ha dovuto interrompere per almeno due giorni la produzione di acqua frizzante. Il Corriere della Sera riporta una nota dello storico brand (di proprietà di Nestlè): “I cali nella fornitura di CO2 persistono ma continueremo a ricercare nuove linee di approvvigionamento, per tornare il prima possibile al normale flusso di produzione“. Sanpellegrino, nello stabilimento di Ruspino, aggiunge l’anidride carbonica all’acqua che sgorga dalle sorgenti della Val Brembana. Ma la crisi delle forniture sembra non risparmiare davvero nessuno: la CO2 disponibile è attualmente molto limitata, i prezzi aumentano e le aziende privilegiano la vendita a scopi sanitari.