Home Attualità Sangemini (Tr), inaugurato un nuovo invaso da 5.500 metri cubi

Sangemini (Tr), inaugurato un nuovo invaso da 5.500 metri cubi

Sangemini (Tr), inaugurato un nuovo invaso da 5.500 metri cubi

La vasca amplia un pre-esistente manufatto ed ha aumentato la capacità da 2.800 a 5.500 metri cubi: preleva acqua dal fiume Nera e la mette a disposizione di un comprensorio irriguo di circa 200 ettari attrezzati con contatori elettronici e telecontrollo da remoto.

In Umbria, nella campagne di Sangemini, in provincia di Terni, il Consorzio di bonifica Tevere Nera ha inaugurato l’invaso di Valleantica.

Anche alla luce dei cambiamenti climatici, il tema della gestione sostenibile delle risorse idriche è diventato sempre più cruciale nel dibattito pubblico e politico italiano. Ad oggi, non si può più prescindere da questo.

Questa inaugurazione è un esempio di come istituzioni e comunità locali possano lavorare insieme per affrontare le sfide ambientali, sempre più stringenti e sostenere l’agricoltura del territorio.

La vasca che rifà, ampliandolo, un pre-esistente manufatto, ha aumentato la capacità da 2.800 a 5.500 metri cubi, prelevando acqua dal fiume Nera (massima derivazione consentita: 250 litri al secondo) e mettendola a disposizione di un comprensorio irriguo di circa 200 ettari attrezzati con contatori elettronici e telecontrollo da remoto.

Il Direttore Generale dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI) Massimo Gargano, ha ribadito i pericoli di una letterale applicazione delle normative ambientali comunitarie in tutta l’Unione Europea, senza declinarle sulle diverse realtà territoriali, ad iniziare dal Deflusso Ecologico fluviale.

“In Germania ha detto Massimo Gargano il Reno non è mai un torrente, in Italia il Po lo è sempre di più. Il rischio è lo sconquasso di secolari ecosistemi e delle economie agricole locali.”

All’inaugurazione ha partecipato anche il Segretario Generale dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Centrale, Marco Casini ed è stato ringraziato il Ministero di Agricoltura Sovranità Alimentare e Foreste, che ha finanziato l’opera, costata complessivamente oltre un milione di euro.

La soddisfazione nelle parole della Direttrice del Consorzio di bonifica Tevere Nera, Carla Pagliari.

“Si tratta di un’opera pubblicaha sottolineato Carla Pagliari che dimostra ciò, che i Consorzi di bonifica fanno tutti i giorni: contrastare le conseguenze della crisi climatica con costanti interventi concreti come lo stoccaggio dell’acqua a servizio del territorio” .

Alle dichiarazioni di Carla Pagliari, sono seguite quelle del Presidente dell’ente consorziale, Massimo Manni che ha annunciato la realizzazione di nuovi bacini anche in altre zone del comprensorio (Orvieto, Viepri, Lugnano in Teverina).

“In attesa di planetarie soluzioni di mitigazioneha evidenziato Manni – dobbiamo agire sull’adattamento all’estremizzazione degli eventi atmosferici, aumentando la capacità di resilienza delle comunità locali. Se l’84% del made in Italy agroalimentare deriva da terreni irrigui, solo il 30% delle campagne italiane è servito da un’irrigazione strutturata”.

Sangemini (Tr), inaugurato un nuovo invaso da 5.500 metri cubi, foto taglio del nastro

Al taglio del nastro hanno partecipato tra gli altri anche l’assessore regionale alle infrastrutture, Enrico Melasecche e la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei.

“Cambiamenti climatici e futuro dell’agricoltura sono temi di grande attualità ha affermato Donatella Tesei – per questo servono opere indispensabili come gli invasi e la Regione lavora per nuovi investimenti, grazie ad un rodato lavoro di squadra”.

In chiusura ancora il Direttore Generale di ANBI, Massimo Gargano: “Sono tre i concetti-chiave del nostro impegno. Il primo è la visione, che chiediamo anche alla politica: la proposta di Piano Invasi, con 10.000 bacini multifunzionali da realizzare entro il 2030, va in questa direzione”.

“Il secondo – ha continuato Gargano – è il modello di sviluppo del sistema Paese, che deve avere al centro il territorio e le sue comunità con ambiente, agricoltura, bellezze ed eccellenze. Infine, c’è la qualità della spesa: i Consorzi di bonifica ed irrigazione sono stati riconosciuti coerenti al 100% con i cronoprogrammi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”.

“Non soloha proseguito Massimo Gargano il 46% dei progetti ritenuti finanziabili dal M.I.T. (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) con il Piano Nazionale di Interventi Infrastrutturali e per la Sicurezza del Settore Idrico è redatto da enti consorziali e possiamo affermare che, entro Giugno 2025, saremo in grado di risparmiare un miliardo di metri cubi d’acqua, grazie a nuove opere, ma soprattutto all’efficientamento delle reti esistenti.”