Parte dalla provincia di Terni la ricerca sul gene piga, una malattia genetica rara che, in Italia, coinvolge solo sette bambini
Ad Otricoli, in provincia di Terni, ha sede un’ associazione, chiamata Gene Piga Italia odv che, grazie ad una raccolta fondi, è riuscita ad avviare un progetto di ricerca sulla mutazione del gene piga. Una malattia genetica rara, orfana di ricerche.
In Italia sono soltanto sette i bambini affetti dalla mutazione del gene piga, tra questi c’è anche Mario Saverio.
Caterina Boria, sua madre, in pieno lockdown fece nascere l’associazione ad Otricoli, di cui è presidente, con lo scopo di avviare la ricerca ed oggi, grazie al grande cuore di tante persone, l’obiettivo è stato raggiunto.
Il commento di Caterina Boria: “Grazie alla vostra generosità abbiamo un motivo in più per essere grati a voi e alla vita”.
“Infatti – ha detto – é stato raggiunto un grande e importante obiettivo, che è il progetto di ricerca, finanziato tramite il Bando Seed Grant di Fondazione Telethon del ricercatore Dario Finazzi, avviato lo scorso primo novembre”.
Il progetto che avrà una durata di 18 mesi, prevede la generazione di modelli animali zebrafish con completa o parziale rimozione del gene piga e la loro caratterizzazione morfologica e funzionale.
Si tratta di studi che porranno le basi per l’individuazione di strategie correttive dei fenotipi nel modello animale, passo necessario per progredire verso la ricerca di opzioni terapeutiche.
Il gruppo di ricerca guidato dal professor Dario Finazzi sta lavorando all’Ospedale di Brescia.
“Nel corso dei prossimi mesi il professor Dario Finazzi – ha sottolineato Caterina Boria – continuerà la ricerca e darà riscontro dei primi risultati ottenuti”.
“L’aiuto fondamentale – ha concluso – è quello dei sostenitori dell’associazione che, donando, donano speranza di vita ai bimbi con la mutazione del gene piga”.