
Di Antonio Creti
La strage dei turisti di Barcellona e le coltellate alle donne a Turku in Finlandia, fanno crescere l’attenzione antiterroristica anche in Italia, come nel resto d’Europa, ma, paradossalmente, la tensione generale sembra allentarsi.
Per la polizia spagnola la cellula dei ragazzini jihadisti è smantellata (con replica stizzosa del governo catalano che invece denuncia la fuga dell’autista assassino delle ramblas); per la polizia finlandese l’accoltellatore di donne di Turku era un terrostista “disturbato e isolato”; per il ministro degli interni italiano, Marco Minniti, “attenzione resta alta, ma nessun allarmismo”.
Eppure, sul terreno di questa mezza estate di sangue, restano 25 morti tra innocenti e assassini e centinaia di feriti.
Tra questi 3 vittime italiane in vacanza a Barcellona, Bruno Gullotta 35 anni di Legnano, morto, secondo molti testimoni, per proteggere i suoi due giovani figli; Luca Russo 25enne di Bassano del Grappa, con la fidanzata Marta, in ospedale con fratture multiple, che ancora ignora della sua morte; infine Carmen Lopardo, 80 anni di Potenza da oltre mezzo secolo residente in Argentina.
Questo il tributo di sangue italiano alla furia jihadista.
Quest’oggi le prime contromisure decise dal Viminale che in mattinata ha provveduto all’espulsione, con iter immediato, di due marocchini e un siriano che a più riprese avevano pubblicamente simpatizzato con le azioni dell’Isis.
Il Viminale ha reso noto che, con queste tre espulsioni, i rimpatri forzati salgono a “70 nel solo 2017”, per un totale di 202 espulsione dal 2015.
Inoltre sono state decise misure eccezionali di “dissuasione”. A Milano i jersey, normalmente usati in autostrada, sono stati messi come barriera per entrare in Galleria, alla Darsena e ai Navigli.
A Roma è stata aumentata l’attenzione sulla circolazione di camion e furgoni che vengono sistematicamente controllati con posti di blocco volanti.
In Sicilia sono stati aumentati i blocchi alle isole pedonali delle città e aumentate le pattuglie nelle strade di tutta l’isola.
Insomma, dopo il tragico assalto terroristico di Barcellona che ha impunemente colpito passanti e turisti a spasso per la città, l’allerta rimane altissima in tutta la Penisola.