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Salento, obiettivo Carbon Neutral: verso il primo distretto agricolo d’Europa a zero emissioni

Grazie a un finanziamento del ministero delle Politiche agricole, il Salento punta a ripartire in chiave green dopo il dramma della Xylella

Il Salento punta a diventare il primo distretto agricolo europeo completamente carbon neutral. L’obiettivo è quello di ripensare la propria vocazione agricola dopo gli anni di guerra alla Xylella fastidiosa, puntando sulla produzione di frutta e verdura certificati a emissioni zero.

Un progetto all’avanguardia che è già partito grazie a un finanziamento da parte del Ministero per le politiche agricole di 50 milioni di euro che aumenteranno nelle prossime tranche.

Il progetto vede protagonisti diversi istituti e università italiani,  tra cui il Cmcc (Centro euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici), l’Università del Salento, l’Università di Bari, il CHIEAM (Mediterranean Agronomic Institute of Bari) e il Distretto agroalimentare di Qualità Jonico Salentino.

Grazie alla prima tranche di investimenti, il progetto è già partito e l’obiettivo è arrivare a inizio 2023 con una prima, limitata, produzione a zero emissioni per poi tirare le somme di quanto raccolto.

Per giungere all’obiettivo “zero emissioni di CO2”, oltra a una forte attenzione all’utilizzo di energie rinnovabili, il progetto guarda a diverse variabili:

  • recupero della biodiversità;
  • recupero delle risorse idriche e lotta alla desertificazione;
  • implementazione di pratiche che migliorino la fertilità dei suoli;
  • l’idea di uso e utilizzo di nuove specie o incremento di coltivazioni, come i mandorleti e gli alberi da frutta, che meglio si adattano alla crisi del clima.

Le aziende agricole coinvolte in questa prima fase sono 65 e, grazie all’aiuto delle amministrazioni comunali e degli enti coinvolti, stanno mappando i territori per capire dove riforestare e dove avviare politiche collegate alle energie rinnovabili.

“Dopo la Xylella, l’obiettivo è rigenerare questo territorio devastato. Qui si riparte da zero con lo scopo di arrivare a emissioni zero”, ha detto Riccardo Valentini dell’Università della Tuscia e del Cmcc a Green&Blue.

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