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SACCHETTI PER FRUTTA E VERDURA DA CASA, ARRIVA IL VIA LIBERA DEL CONSIGLIO DI STATO

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Sacchetti frutta e verduraI sacchetti biodegradabili per frutta e verdura ora potranno essere portati da casa. A dare il via libera il Consiglio di Stato. Chi lo vorrà potrà recarsi al supermercato già munito di sacchetto monouso acquistato altrove ma conforme alla normativa sui materiali a contatto con gli alimenti.

Dopo la bufera sui sacchetti di plastica, da oggi è possibile per i consumatori utilizzare nei soli reparti di vendita a libero servizio, come quelli dedicati a frutta e verdura , sacchetti monouso nuovi, acquistati al di fuori degli esercizi commerciali e conformi alla normativa sui materiali a contatto con gli alimenti. Gli operatori del settore alimentare non potranno impedire  l’utilizzo di questi e dei contenitori alternativi alle buste in plastica comunque idonei a contenere alimenti quali frutta e verdura, reperiti  dal consumatore.

A stabilirlo il Consiglio di Stato, «fermo restando il primario interesse alla tutela della sicurezza e igiene degli alimenti», con il parere sui sacchetti-bio reso al ministero della Salute. Quest’ultimo, infatti, aveva chiesto alla Commissione speciale di Palazzo Spada di chiarire alcuni punti della normativa vigente finalizzata alla riduzione dell’utilizzo di borse di plastica in materiale leggero.

Qui tutta la sentenza: https://www.giustizia-amministrativa.it/cdsintra/cdsintra/Approfondimenti/Commercio/Venditaalpubblico/ConsigliodiStato29marzo2018n.859/index.html?ref=drnweb.repubblica.scroll-1

È dunque «coerente» con lo strumento scelto dal legislatore, sottolinea il Consiglio di Stato, «la possibilità per i consumatori di utilizzare sacchetti dagli stessi reperiti al di fuori degli esercizi commerciali nei quali sono destinati ad essere utilizzati»: a tale conclusione si giunge anche ponendo l’attenzione sul fatto che la «necessaria onerosità della busta in plastica, quanto meno indirettamente, vuole anche incentivare l’utilizzo di materiali alternativi alla plastica, meno inquinanti, quale in primo luogo la carta».

Ciascun esercizio commerciale sarà quindi tenuto, secondo le modalità che riterrà più appropriate, alla «verifica dell’idoneità e della conformità a legge» dei sacchetti utilizzati dal consumatore, sia di quelli messi a disposizione dell’esercizio commerciale stesso, sia di quelli introdotti nei locali autonomamente dal consumatore.