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Roncola selvaggia in Trentino, recise 1200 viti di Pinot bianco doc

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Si sarebbe trattato di una “roncola selvaggia” come la chiamano i giornali in Trentino; un taglio di viti a scopo vandalico o, l’ipotesi non si può ancora escludere, una ritorsione nei confronti del presidente del Consorzio trentino di bonifica, Luigi Stefani.

Fatto sta che, nella notte dell’11 marzo, 1255 viti sono state recise nei campi di proprietà del presidente, tra Mezzocorona e Roverè della Luna. Le viti di Pinot grigio doc si trovavano in due appezzamenti distinti distanti 200 metri l’uno dall’altro. Stafani, ha presentato denuncia ai Carabinieri e ha poi dichiarato al quotidiano L’Adige che le viti, tutte tra i quattro e i cinque anni di vita, sono state recise con un taglio netto effettuato da qualcuno esperto e che il danno complessivo ammonta a 15mila euro.

Probabilmente è stata utilizzata una forbice con batteria incorporata, possibile che l’atto sia stato compiuto da più persone poiché tagliare un numero ingente di viti richiede tempo.
Un indizio sui colpevoli potrebbe venire dall’analisi delle immagini delle telecamere che registrano il flusso di macchine che proviene da Mezzocorona e da Roverè della Luna.

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