“Roma ha saputo resistere. Se il Paese ha perso il 9% del PIL post pandemia, Roma fa -8%. Sempre una tragedia, ma la città è stata in grado di creare una serie di contromisure”, Lorenzo Tagliavanti, presidente della Camera di Commercio di Roma. Intervista a cura di Alessandro Di Liegro.
La visione ottimistica del presidente della Camera di Commercio di Roma, Lorenzo Tagliavanti, nasce da un’analisi profonda della realtà del commercio e dell’impresa romana, che in modo diverso ha subito e reagito alla crisi “in modo differenziato”.
Persino da un punto di vista geografico: “Pensiamo ai crolli dei consumi nel settore del commercio. Hanno avuto una loro geografia – afferma Tagliavanti – Nella periferia i negozi di quartiere hanno resistito meglio, il centro storico è desertificato. Crisi che ha colpito in modo differenziato. Alcuni si sono difesi meglio, altri non hanno avuto la possibilità di difendersi”.
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Pandemia che ha acuito una situazione già colpita duramente da due grandi crisi, come prosegue il presidente della Camera di Commercio di Roma: “Quella del 2008 e quella più grave del 2012 che ha colpito gli elementi di ricchezza tradizionale della nostra città. La crisi degli enti pubblici, la crisi mobiliare e sul tema dei consumi avevamo avuto flessioni. Quando questi elementi sono venuti meno, Roma ha avuto difficoltà a trovare un proprio assetto che aveva trovato in parte. Quando cominciavamo a recuperare quello che ci aveva tolto la crisi del 2012, 12 miliardi di ricchezza della nostra città, è arrivato il Covid”.
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Tra i settori più colpiti dall’emergenza Coronavirus, conclude Tagliavanti: “Commercio e servizi hanno flettuto di più rispetto al manufatturiero. Ha resistito meglio il settore dell’edilizia che nel finale dell’anno ha avuto un rafforzamento grazie ai provvedimenti del governo che hanno dato fiducia. La filiera del turismo internazionale è stata distrutta, le attività culturali, che sono tante. Tanta gente a Roma vive e produce cultura, e il settore si è completamente fermato”.