Roma, Virginia Raggi ha presentato il nuovo Piano d’azione per l’energia e il clima. L’obiettivo principale del Paesc, presentato dalla sindaca, è di ridurre del 51% le emissioni di CO2 entro il 2030.
Roma, Virginia Raggi ha presentato il nuovo Piano d’azione per l’energia e il clima. Già approvato dall’Assemblea Capitolina, il Paesc è uno strumento di pianificazione nella lotta ai cambiamenti climatici che coinvolge tutti i settori dell’organizzazione urbana (trasporti, sviluppo urbano, standard energetici, rigenerazione del patrimonio edilizio, illuminazione stradale, economia circolare, verde e riforestazione, utilizzo di rinnovabili, smartworking, sportelli per l’energia sostenibile a supporto di cittadini e imprese).
Roma, approvato il Piano d’azione per l’energia sostenibile e il clima
L’obiettivo è quello di rispettare gli impegni assunti nel 2017 con la sottoscrizione del ‘Patto dei Sindaci’ e di ridurre le emissioni di CO2 di almeno il 51% entro il 2030. Nel Paesc vengono definite le strategie e le azioni per la riduzione di CO2 attraverso la riorganizzazione urbana: tra queste, la forestazione urbana sostenibile (previste 20mila alberature da sostituire, un milione di nuove entro il 2030 e due milioni entro il 2050); l’incremento del lavoro agile nella pubblica amministrazione (si stimano 16.482.430 km in meno all’anno, per un totale di 4mila tonnellate di CO2 in meno nell’atmosfera); realizzazione di 4mila infrastrutture per la ricarica di auto elettriche e ibride.
Sul fronte delle rinnovabili, invece, previsti: impianti fotovoltaici sui tetti di scuole, ospedali e caserme; l’azione ‘case solari’, con investimenti da 274 milioni di euro per installare 34.200 impianti nelle case autonome e 30.500 impianti per le utenze condominiali. Il risultato auspicabile è il raggiungimento – in termini di installazioni – del 51% del totale dei condomini romani, con una potenza media degli impianti di almeno 6kW. “Si tratta di un piano che non parla solo di decarbonizzazione e incremento della resilienza urbana, ma anche di riqualificazione territoriale e rilancio dell’economia, con un’attenzione particolare alla salute e al fenomeno in crescita della povertà energetica“, ha spiegato Virginia Raggi.
La sindaca di Roma ha poi aggiunto: “Il nuovo Paesc costituisce il quadro operativo per una transizione ecologica importante e necessaria, che punta alla neutralità climatica nel lungo termine. Il progetto non potrà avere successo senza la partecipazione attiva e convinta dei cittadini e di tutti i portatori di interesse che vivono e lavorano a Roma. Dal Paesc deve partire anche un patto per il clima locale“. L’assessora all’Ambiente, Katia Ziantoni, ha invece spiegato: “La riduzione delle emissioni si raggiunge intervenendo in diversi settori della vita dei cittadini. Alcune sono già partite mentre altre hanno avuto un forte impulso dalla pandemia”. Dario Tamburrano, coordinatore del Paesc di Roma Capitale, ha dichiarato: “Questo è il primo piano di azione per l’energia ecosostenibile e il clima di una grande città europea, che declina a livello europeo le strategie e gli obiettivi del Green Deal europeo. La rivoluzione necessaria a mitigare gli effetti del cambiamento climatico deve quindi partire dalle città, migliorando la qualità dell’aria e sicurezza e resilienza urbana, riducendo le emissioni locali fino all’obiettivo della neutralità climatica anche prima del 2050”.