
I pini di Roma combattono contro il temibile parassita “toumeyella parvicornis” o cocciniglia tartaruga. Nella giornata di mercoledì 12 maggio, i volontari dell’associazione Amici di Villa Leopardi hanno liberato esemplari di coccinelle, coinvolgendo grandi e piccini in questa iniziativa per la tutela del patrimonio verde della capitale.
“Coccinella libera tutti” è un progetto nasce dall’esigenza di trovare una soluzione, sostenibile per l’ambiente, per tutelare il nostro patrimonio verde .
“Sono stati persi dalle istituzioni troppi anni– fanno sapere dall’associazione Amici di Villa Leopardi, tra i promotori del progetto – anni in cui la Cocciniglia Tartaruga ha acquisito un vantaggio che potrà essere colmato solo se ci si impegna in una lotta integrata e se verranno messi in campo tutti gli strumenti tecnici di ricerca scientifica, nella consapevolezza che nessuno da solo può pensare di risolvere il problema“.
Coccinella Libera Tutti è un progetto di lotta biologica per salvare gli alberi di Roma – soprattutto pini ma non solo – promosso da diversi comitati e associazioni del territorio: Amici di Villa Leopardi, Comitato Don Minzoni, Amici dei Pini di Roma, Parco Mario Riva Onlus, Comitato Via Mascagni, Aurelio Volontari Decoro Tredicesimo, Comitato Catalani Vessella.
Il progetto nasce dall’esigenza di trovare una soluzione, sostenibile per l’ambiente, per tutelare il nostro patrimonio verde messo a rischio dalla presenza, sempre più aggressiva e in costante crescita negli ultimi anni, di diversi parassiti quali la cocciniglia cotonosa e la toumeyella parviconis.
“Abbiamo liberato in chioma 1500 coccinelle per combattere sia la toumeyella parvicornis detta cocciniglia tartaruga, e la crisicoccus pini, ovvero la cocciniglia cotonosa. – afferma Massimo Proietti Rocchi, presidente Amici di Villa Leopardi – Ma abbiamo dedicato questa giornata ai bambini che, guidati dai volontari, hanno liberato 1000 coccinelle disperse a Villa Leopardi. Un’iniziativa non solo per il benessere della natura ma anche per riavvicinare i giovani ad un mondo sconosciuto ma che gli antichi conoscevano bene. Ai tempi dei romani la bontà di un campo si riconosceva dalla presenza delle coccinelle”.
“La lotta biologica che stiamo portando avanti è legata al fatto che il chimico è invece come una droga che ogni anno si è costretti a ridare, con un costo elevato. La coccinella facendola insediare, con ogni coppia ci saranno altre 150 coccinelle. Riequilibrando l’ambiente si mette a posto da solo, ma se è inquinato dal chimico la stessa coccinella muore“, conclude Massimo Proietti Rocchi,
Con una tua donazione puoi contribuire ad acquistare due tipologie di coccinelle – la Cryptolaemus Montrouzieri e la Exochomus quadripustulatus – liberate poi in diversi parchi e aree verdi di Roma curate da gruppi di cittadini organizzati.