“Mi hanno detto che avevano trovato questa piastrina che era appartenuta a questo mio zio scomparso che purtroppo non ho mai conosciuto”, Paolo Vartolo.
Dopo oltre ottant’anni il piastrino di riconoscimento di Ruggero Longo, sergente italiano disperso in Russia, torna in possesso della sua famiglia. A riceverlo, dalle mani del sindaco Gualtieri, è il pronipote Paolo Vartolo. Una storia che parte nel 2020 quando un alpino, in vacanza in Russia, viene in possesso di un barattolo di piastrini di militari italiani.
Di ritorno in Italia inizia a rintracciare privatamente le famiglie dei militari, ultimi ad essere rintracciati, con l’aiuto di Roma Capitale, sono i familiari di Longo.
Paolo Vartolo, pronipote di Ruggero Longo, ha dichiarato a TeleAmbiente: “Ho saputo del ritrovamento qualche giorno fa, mi hanno detto che avevano trovato questa piastrina che era appartenuta a questo mio zio scomparso che purtroppo non ho mai conosciuto. Mi hanno dato la piastrina e lo stemma dell’80° RAV “Roma”, il reggimento in cui mio zio militava.”