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Rifiuti a Roma, verso due nuovi impianti per plastica e carta

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I costi saranno contenuti perché i due impianti sorgeranno sui siti, già esistenti, di Rocca Cencia e Ponte Malnome.

Roma avrà due nuovi impianti per il trattamento e il riciclo di rifiuti di plastica e carta, oltre che di quelli multimateriale. Saranno gestiti da Ama e avranno come sede i siti di Rocca Cencia e Ponte Malnome. Roberto Gualtieri, in qualità di commissario straordinario per il Gibileo, ha firmato le ordinanze amministrative relative al Provvedimento autorizzativo unico regionale (Paur), che contengono anche la Valutazione di impatto ambientale (Via) e l’Autorizzazione integrata ambientale (Aia).

Rifiuti, i due futuri impianti di Roma

Secondo quanto previsto dall’iter amministrativo, gli atti firmati dal sindaco di Roma serviranno a rilasciare i titoli abilitativi necessari per realizzare il progetto e far diventare operativi i due siti di Rocca Cencia e Ponte Malnome. Ciascuno dei due impianti, dal costo complessivo di circa 20 milioni di euro, tratterà 200mila tonnellate di rifiuti all’anno. Il costo della realizzazione è contenuto proprio perché i due nuovi impianti sorgeranno in siti già utilizzati per il trattamento dei rifiuti.

I siti di Rocca Cencia e Ponte Malnome

Il sito di Rocca Cencia, dopo la chiusura definitiva del Tmb risalente allo scorso aprile, è ancora attivo per il trattamento dei rifiuti di plastica e dei multimateriali. A Ponte Malnome, nell’impianto che una volta smaltiva i rifiuti ospedalieri, oggi viene trasferito l’indifferenziato. I due futuri impianti saranno di proprietà di Ama e consentiranno di diminuire i costi di trasferimento in altri impianti privati che attualmente trattano gran parte dei rifiuti differenziati di Roma.

Carta e plastica, a Roma smaltimento poco efficiente

Ama vende, tramite asta pubblica, la carta a cinque diversi impianti situati nei pressi della Capitale, anche se a prezzi più bassi del dovuto (quasi la metà) poiché i rifiuti non sono completamente puliti. La vendita della carta da parte di Ama, attualmente, frutta alla municipalizzata dei rifiuti circa 30 euro a tonnellata.
Per quanto riguarda la plastica, invece, la raccolta differenziata è ancora insufficiente se paragonata ad altre grandi città d’Italia e mancano a Roma impianti di riciclo veri e propri. L’impianto di Rocca Cencia, che attualmente lavora ai minimi termini, ha costi di gestione eccessivi rispetto alla funzionalità effettiva ed è per questo che servono ulteriori investimenti.

Passi avanti sul termovalorizzatore

Intanto, prosegue l’iter per la realizzazione del termovalorizzatore di Roma, che sorgerà nella zona di Santa Palomba. Acea e la controllata Acea Ambiente hanno approvato il progetto WTE ed il prossimo step è quello della messa a gara, che dovrebbe avvenire a metà novembre. L’obiettivo di Roberto Gualtieri e della sua Giunta è di costruire e rendere operativo l’impianto entro il 2026. Impianto che sarà realizzato con il project financing: il Comune di Roma sarà proprietario e committente, mentre i privati lo costruiranno e lo gestiranno in concessione.