L’iniziativa “Giochi da non rifiutare” consente di entrare gratuitamente nei musei di Roma, a patto che si raccolgano dei rifiuti! La gamification che fa bene all’ambiente
Lo scopo del gioco è quello di pulire le strade di Roma coinvolgendo nella raccolta dei rifiuti i cittadini attraverso il meccanismo della gamification.
L’idea di sfruttare la gamification per raccogliere i rifiuti in cassonetti interattivi sperimentali è venuta a cinque ragazzi giovanissimi, Irene Casariu, Alessia Proietti D’Ascaneo, Claudia Gemma, Leonardo Marinangeli, Ludovica Santambrogio. Il team di sedicenni nel novembre 2022 ha vinto l’Hackaton “Women Empowerment”, organizzato da GenQ., in collaborazione con Needs l’associazione di rappresentanza di startup e imprese di servizi 2.0.
“Questo gruppo è stato scelto per la loro forte determinazione a costruire il progetto successivamente e per l’utilizzo creativo degli open data. – racconta a TeleAmbiente Giulia Sironi, co-fondatrice GenQ – Volendo fare qualcosa che riguarda i cassonetti, sarebbe stato un caso studio interessante, fatto da altre nazioni europee, e con alta possibilità di essere replicato”.
E aggiunge: “Per questa dei rifiuti, e come per altre problematiche, fare progetti interattivi come gli hackathon è importante perché, oltre ad essere una metodologia di apprendimento, è anche una formazione sul tema, gli open data, e una sensibilità in più rispetto al problema. A prescindere dal premio, questo è il valore più grande che viene dato ai ragazzi quando si fanno questa tipologia di eventi”.
Roma, ecco come funziona “Giochi da non rifiutare”, il gioco che ti fa entrare gratis nei musei
“Giochi da non rifiutare” è incentrato su dei cassonetti sperimentali interattivi che consentono attraverso una serie di sfide ed obiettivi da raggiungere, di guadagnare dei premi e contemporaneamente di far bene all’ambiente.
L’idea poggia le sue basi sulla gamification, ovvero l’uso del gioco fuori dal contesto ludico per raggiungere degli obiettivi sociali.
“La gamification vuol dire rendere un atto abitudinario, come quello di buttare la spazzatura, un gioco. E abbiamo pensato questi secchioni come se fossero un canestro”, ci spiega Claudia Gemma, vincitrice hackathon.
E aggiunge: “Vorremmo fare l’iniziativa all’interno del Parco degli Acquedotti al fine di sensibilizzare ad un’attenzione in più sulla tematica dei rifiuti nella Capitale”.
I partecipanti all’attività avranno in dotazione 20 sacchetti (che dovranno essere riempiti per intero) e 3 attrezzi per la raccolta dei rifiuti. I giocatori si potranno dividere in 10 squadre, composte al massimo da 7 giocatori.
La proposta è piaciuta al punto da ottenere i primi finanziamenti da parte del comune di Roma. I ragazzi hanno anche ricevuto 5 borse di studio per l’Aurora Experience, il programma di formazione digitale rivolto a 100 giovani under 23 l’anno e della durata di 6 mesi.
Chi ne raccoglierà di più avrà diritto alla MIC Card, la tessera che dà accesso gratuito a tutti i musei di Roma e include la possibilità di portare un accompagnatore a scelta.
“Il mio ruolo è stato quello di seguire i ragazzi che non avevano esperienza nel costruire una policy ed un elaborato, senza influenzare la loro idea. Una forte volontà da parte loro di occuparsi di un tema molto sentito, quello dei rifiuti”, racconta Sara Matassoni board member GenQ.
Roma, mezzi pubblici più sicuri per le donne. Un nuovo hackathon firmato GenQ
Rendere i mezzi pubblici più sicuri a Roma per le donne. Un altro policy hackathon previsto da GenQ che si svolgerà l’1 e il 2 aprile rivolta agli studenti universitari interessati a volersi occupare della città.
“Secondo i dati 7 donne su 10 ad oggi che prendono i mezzi pubblici a Roma raccontano di aver subito una molestia di qualche tipo. – spiega a TeleAmbiente Sara Matassoni di GenQ – Vogliamo mettere insieme queste menti che tramite l’interazione e l’uso dei dati del Comune di Roma, e non solo, provino a pensare ad un’idea creativa e strutturale per migliorare la condizione delle donne sui mezzi pubblici, da portare poi ai tavoli decisionali”.