Presentati a Roma i dati del 13° Rapporto “Gli italiani e l’agricoltura”, realizzato da Fondazione UniVerde e Noto Sondaggi, in collaborazione con Coldiretti e Fondazione Campagna Amica.
Servizio di Enrico Chillè
Per gli italiani, chi garantisce maggiormente la sicurezza dei prodotti alimentari sono i produttori/coltivatori (77%) e il mercato contadino (64%). In particolare, è proprio il mercato contadino a rappresentare il canale di acquisto prediletto per i prodotti agricoli (69%), per i quali viene apprezzata la qualità alimentare (41%) e soprattutto il rapporto qualità/prezzo (39%, ben +13% rispetto alla precedente rilevazione). Alla domanda se la presenza dei mercati contadini è favorita dalle amministrazioni comunali, il 45% risponde in modo affermativo: l’87% degli intervistati dichiara che sarebbe importante averli nei quartieri di residenza o a una distanza prossima.
È quanto afferma il XIII Rapporto “Gli italiani e l’agricoltura”, con focus su I Mercati contadini realizzato da Fondazione UniVerde e Noto Sondaggi, in collaborazione con Coldiretti e Fondazione Campagna Amica, presentato questa mattina a Palazzo Rospigliosi, sede nazionale di Coldiretti, in occasione del convegno “Agricoltura e risorse idriche: le sfide dell’emergenza climatica”, trasmesso in diretta streaming su Radio Radicale.
Pecoraro Scanio: “Gli italiani ritengono importante il ruolo degli agricoltori rispetto alla tutela dell’ambiente”
L’incontro è stato aperto da Vincenzo Gesmundo (Segretario Generale Coldiretti): “La legge di orientamento fortemente voluta dalla Coldiretti ha rappresentato una svolta storica per l’agricoltura italiana aprendo nuove opportunità di reddito e lavoro per le imprese e per il Paese nel segno della sostenibilità e del legame con il territorio”.
Alfonso Pecoraro Scanio (Presidente della Fondazione UniVerde e promotore della campagna #NoFakeFood): “Dal XIII Rapporto è evidente che gli italiani ritengono importante il ruolo degli agricoltori rispetto alla tutela e alla buona conservazione dell’ambiente, soprattutto in termini di manutenzione del territorio contro frane e alluvioni, coltivazione di cibo biologico e come presidio contro il fenomeno della cementificazione. Proprio dalla riforma che ho firmato nel maggio 2001, sono nate quelle realtà che oggi rappresentano le nuove forze di rilancio del Paese. Parliamo dell’universo degli agriturismi, agriasilo, fattorie didattiche, farmer market e altri nuovi servizi che hanno preso vita anche grazie all’azione di una nuova generazione di giovani agricoltori innovativi ed ecodigital. Per accelerare l’attuazione dell’economia circolare, necessaria nel settore idrico e agroalimentare, è fondamentale l’impegno attivo di attori di diversi settori verso le transizioni ecologica e digitale”.
Ettore Prandini (Presidente Coldiretti): “L’Italia può oggi contare sull’agricoltura più green d’Europa con 5450 specialità ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni censite dalle Regioni, 320 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg, la leadership nel biologico con circa 86mila aziende agricole biologiche ma nel Belpaese ci sono 504 varietà iscritte al registro viti contro le 278 dei cugini francesi e su 533 varietà di olive contro le 70 spagnole con ben 40mila aziende agricole impegnare nel custodire semi o piante a rischio” ha affermato nel sottolineare che “si tratta di un patrimonio che va difeso anche garantendo che tutti i prodotti che entrano nei confini nazionali ed europei rispettino gli stessi criteri, garantendo che dietro gli alimenti, italiani e stranieri, in vendita sugli scaffali ci sia un analogo percorso di qualità che riguarda l’ambiente, il lavoro e la salute”.
Il convegno è stato promosso da Fondazione UniVerde e Coldiretti con il supporto di UNESCO WWAP – World Water Assessment Programme, in collaborazione con Noto Sondaggi, Fondazione Campagna Amica, ANBI – Associazione Nazionale Consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue e il magazine Innovazione.PA, con GMT, Menowatt Ge, EPM, AVR federata Anima Confindustria, Almaviva in qualità di Event partners e con Radio Radicale, Askanews, Italpress, La Notizia, TeleAmbiente, Opera2030, SOS Terra Onlus quali Media partners.