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La mobilità insostenibile di Roma: tante auto e troppo vecchie

La mobilità insostenibile di Roma: ci sono troppe auto e troppo vecchie

A Roma le auto sono troppe e troppo vecchie. Dai dati dell’ACI emerge un quadro tutt’altro che rassicurante sulla mobilità (insostenibile) nella Capitale.

A Roma le auto sono sempre più numerose e datate. È questo il quadro impietoso che emerge dallo studio “La mobilità automobilistica a Roma” realizzato dalla Fondazione Caracciolo. Il Centro studi della Federazione ACI ha realizzato un questionario proposto agli oltre 80 mila soci motorizzati dell’Automobile Club Roma.

I risultati hanno dipinto un quadro per niente incoraggiante sul fronte della mobilità e dell’inquinamento: le auto sono sempre di più e sempre più vecchie. Infatti, quasi il 60% dei veicoli circolanti a Roma ha più di 10 anni di età, il 20% dei quali supera i 20 anni. L’età media complessiva dei mezzi a quattro ruote romani è di 13 anni e le immatricolazioni sono sempre più delle radiazioni.

La Capitale svetta al primo posto tra le città italiane più grandi per numero di vetture, con una media di 643 auto ogni mille persone.

Nello specifico, le auto euro 0-3 costituiscono ancora il 24% di quelle circolanti nella capitale. Il fatto che ci siano molte auto in circolazione poi, aumenta il rischio di incidenti stradali: se ne riscontrano più di 13.000 all’anno, quasi l’8% del totale nazionale.

La grande quantità di macchine è anche un problema per l’ambiente, visto che la loro vetustà contribuisce ancora di più all’inquinamento. Inoltre, c’è il problema della circolazione nella Fascia Verde, che da novembre dovrebbe entrare in vigore. Attualmente non potrebbe circolare almeno il 18% delle auto della Capitale (euro 0-2). La sostituzione delle auto da euro 0 ad euro 3, con veicoli euro 6 porterebbe a una riduzione significativa delle emissioni inquinanti, con il particolato che si ridurrebbe complessivamente di oltre il 70%. L’auto elettrica invece non convince ancora i romani: l’ha scelta solo lo 0,7% degli intervistati.

L’auto comunque risulta ancora tra i principali mezzi di spostamento a Roma: il 77% degli intervistato sostiene utilizzare i mezzi provati per muoversi. La tipologia di veicoli poi, riflette il reddito dei cittadini e di conseguenza anche il quartiere. I veicoli di ultima generazione sono concentrati nei municipi a maggiore reddito familiare e individuale, mentre quelli più vecchi sono presenti nei municipi con condizioni economiche meno favorevoli.

Incentivare il trasporto pubblico torna ad essere un tema centrale alla luce del ritratto romano dal quale traspare solo un potenziale peggioramento delle emissioni.

“Roma insiste su un territorio vasto e composito – ha dichiarato Giuseppina Fusco, presidente dell’Automobile Club Roma – con una densità abitativa molto bassa e una popolazione di quasi 3 milioni di abitanti, sempre più interessati da dinamiche espansive verso le periferie. L’adozione di una strategia di incremento qualitativo e quantitativo dell’offerta di strumenti di mobilità alternativi all’auto, in particolare il trasporto pubblico, a integrazione delle auspicabili misure strutturali di incentivo alla sostituzione dei veicoli, potrebbe accelerare il raggiungimento degli obiettivi di riduzione dell’incidentalità stradale e delle emissioni inquinanti”.