I progetti e le idee per trasformare un territorio vasto e densamente popolato: nel futuro la crescita e la qualità della vita, oltre ai grandi eventi.
Un connubio indissolubile tra ricerca e territorio, quello che coinvolge il VI Municipio di Roma e l’Università di Tor Vergata. L’obiettivo è quello di favorire la transizione ecologica e la rigenerazione urbana in un territorio vasto e densamente popolato. Le idee e i progetti sono stati presentati in un convegno nella splendida cornice di Villa Mondragone, a Monte Porzio Catone.
I primi progetti, assolutamente indispensabili e fortemente voluti dal Municipio e dall’Ateneo romano, riguardano il Parco Solare delle Torri, una grande comunità energetica rinnovabile, e il Tecnopolo delle biotecnologie e dell’alimentazione nella Città della Conoscenza. Un’occasione irripetibile non solo per i fondi del Pnrr, ma anche per i grandi eventi che riguardano l’area di Tor Vergata: il Giubileo 2025, l’Expo 2030 per cui Roma è candidata e infine il Giubileo della Misericordia del 2033. Per questo, il VI Municipio spinge forte per la realizzazione di questi progetti e cerca di coinvolgere il più possibile cittadini e altri enti istituzionali.
“Oltre a questi due, abbiamo anche altri temi, come la Vela di Calatrava e di tutto ciò che deve accadere intorno” – ha spiegato Nicola Franco, presidente del VI Municipio – “Questo è un momento per condividere tutti insieme (l’ente istituzionale Municipio, l’Università di Tor Vergata ed enti di ricerca come l’Istituto di Fisica Nucleare e il Cnr) e capire cosa accadrà nel territorio, andando avanti sulle nostre proposte“.
“Siamo coinvolti in un’ottica di cooperazione con tutte le autorità pubbliche. La collaborazione interistituzionale è un vero punto di forza per portare avanti iniziative. La rigenerazione urbana è forse uno degli aspetti più importanti che può caratterizzare questo territorio” – il commento di Nathan Levialdi Ghiron, rettore dell’Università di Tor Vergata – “Siamo molto attivi sulla possibilità di sviluppare nuovi centri di ricerca, coinvolgendo in rete tutte le istituzioni del territorio e mettendo a sistema le competenze per creare un valore aggiunto per tutta la città, non solo per quest’area“.
“Il Tecnopolo insiste su un percorso che va dalla ricerca scientifica alle ricadute positive sul cittadino. Vogliamo istituire una filiera che faccia capire quali sono le qualità dei prodotti alimentari e del perché vanno considerati in una certa diversità, siamo convinti che questo comporterà una diminuzione di alcune patologie” – ha spiegato Antonella Canini, prorettrice alla Sostenibilità dell’Università di Tor Vergata – “Questo vuole essere un impulso per un patto tra il territorio e le nuove generazioni, per formare professionalità utili alla crescita. La forza e la sinergia saranno proprio la realizzazione di un tavolo unico con tutte le istituzioni, locali e nazionali. Oggi abbiamo opportunità determinanti perché questo possa accadere“.