Il rogo ha generato un’enorme colonna di fumo nera e reso l’aria irrespirabile. Sul posto anche i tecnici di Arpa Lazio per il monitoraggio degli inquinanti emessi dalle fiamme.
È allerta ambientale a Roma Est, dove nella serata di domenica 24 novembre un incendio ha bruciato capannone, contenente anche rifiuti e altri materiali di risulta, in via Melibeo, a cavallo tra le zone di Tor Cervara e La Rustica. Le fiamme si sono estese anche ad una parte esterna, anch’essa piena di rifiuti, e per tutta la notte è stato necessario un incessante lavoro da parte di otto squadre dei vigili del fuoco, con rinforzi arrivati non solo da tutta Roma ma anche dai Comandi provinciali di Latina, Viterbo e Rieti, per garantire sufficienti rifornimenti di acqua alle lance antincendio.
Tra i vari materiali andati a fuoco e finora accertati, anche resti di elettrodomestici, autovetture, vernici, materiali in plastica e di scarto di lavorazione. Il capannone, con una superficie di circa 6.000 m², appartiene all’Istituto poligrafico dello Stato, avrebbe dovuto essere convertito all’edilizia pubblica ma nel 2016 l’iter si era inspiegabilmente bloccato e negli ultimi anni era stato occupato abusivamente. Una cinquantina le persone che si trovavano al suo interno o nelle vicinanze, che sono state prontamente evacuate dopo l’incendio.
Il capannone è andato completamente distrutto e una enorme colonna di fumo si è liberata nell’aria, rendendola irrespirabile anche a diversi km di distanza. Una preoccupazione ovviamente enorme per i residenti, con Arpa Lazio che è stata subito allertata per monitorare la qualità dell’aria nella speranza che i livelli di inquinanti generati dall’incendio di vari materiali rimangano sotto le soglie di sicurezza per la salute. I risultati delle prime rilevazioni saranno disponibili solo nelle prossime ore.
Mentre si cerca ancora di domare del tutto le fiamme, si attende la partenza delle prime indagini per ricostruire l’origine dell’incendio. Il capannone industriale andato a fuoco, oltre ad essere occupato abusivamente, non era autorizzato ad essere adibito a sito di raccolta di rifiuti.