Roma, il cronoprogramma per realizzare il GRAB

“Abbiamo superato importanti scogli e ci auguriamo che l’iter non si interrompa più, si tratta di un progetto importante di rigenerazione urbana”, spiega Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio.

Se ne parla ormai da anni, ma finalmente arrivano passi in avanti significativi sul GRAB, il Grande Raccordo Anulare delle Bici di Roma. La Commissione Mobilità del Campidoglio si è infatti riunita dopo alcuni incontri con i tecnici e tra poche settimane il progetto sarà definitivo, con l’affidamento dei lavori entro il 31 dicembre. C’è anche un cronoprogramma: con i fondi del Pnrr e del Giubileo, si prevede di terminare il 20% del percorso entro il 30 giugno 2024 e, due anni dopo, di completare l’intero progetto.

Una notizia importante per Roma e anche per Legambiente, che ha contribuito concretamente alla nascita e allo sviluppo del progetto. “Sin dal 2015, con tante altre associazioni, abbiamo generato il progetto GRAB e seguiamo l’iter procedurale e burocratico per l’attivazione dei cantieri. La grande ciclovia del GRAB è uno dei progetti necessari a Roma per la transizione ecologica” – spiega a TeleAmbiente Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio – “Il GRAB circonderà la Capitale ma collegherà anche tutte le ciclovie che sono nate lungo le strade consolari. Oggi abbiamo finalmente un cronoprogramma ben preciso“.

La realizzazione del GRAB è legata alla spesa di alcuni fondi, ora abbiamo superato le fasi più complicate che hanno visto un grande dibattito pubblico e diverse sedute tecniche. Abbiamo superato importanti scogli come quelli legati alle ville storiche: il percorso del GRAB non impatterà sulle ville. Altro passaggio delicato ha riguardato l’attraversamento delle strade ad altissimo scorrimento di autovetture” – aggiunge Roberto Scacchi – “Speriamo che con il sedime della ciclabile arrivi anche la risistemazione dei quadranti, perché il GRAB passa per il cuore della città. Al Colosseo, per esempio, permetterà di allontanare un po’ le auto: via di San Gregorio, che porta al Circo Massimo, grazie anche al Progetto Fori sarà riservata per metà alle auto e per l’altra metà a biciclette e pedoni“.

Oltre alla parte centrale, ci sono tutti i quadranti periferici: il Quadraro, il passaggio sotto l’A24 lungo viale Palmiro Togliatti, il circuito che riguarda via Guido Reni e che prevede anche una nuova tranvia” – conclude il presidente di Legambiente Lazio – “Tutto si concilia all’interno di progetti già in essere, spingeremo perché l’iter non si fermi mai più su un progetto già supportato da fondi ministeriali e non solo. Vogliamo esserci, tra meno di tre anni, all’inaugurazione definitiva, per questa grande opera di rigenerazione urbana“.