Una mattinata di protesta, a Roma, contro l’emergenza cinghiali. Ettore Prandini (Coldiretti): “Pronti a chiedere l’intervento dell’esercito”.
“Per fermare l’invasione di cinghiali nelle campagne e nelle città pronti a chiedere l’intervento dell’esercito“. Lo ha dichiarato Ettore Prandini, presidente di Coldiretti, durante la manifestazione di questa mattina in piazza Santi Apostoli, a Roma, contro un fenomeno responsabile della peste suina.
Agricoltori, allevatori e cittadini sono arrivati da diverse regioni italiane per chiedere di fermare l’invasione degli ungulati.
Questi animali distruggono i raccolti, aggrediscono altre specie faunistiche e causano incidenti stradali, spesso mortali. Ma non solo. I 2,3 milioni di cinghiali liberi nel nostro Paese potrebbero fare scomparire perfino alcuni prodotti tipici del Made in Italy.
Secondo il presidente di Coldiretti, la diffusione della peste suina mette a rischio la sopravvivenza di 31mila allevamenti italiani: un comparto che vale 20 miliardi di euro l’anno e che occupa 100mila persone nella filiera dei salumi.
“Serve responsabilità delle Istituzioni per un intervento immediato e capillare di limitazione effettiva della popolazione dei cinghiali con abbattimenti in tutta Italia. La mancata azione di prevenzione oggi non permette più alcun rinvio“, ha detto il presidente dell’associazione di rappresentanza dell’agricoltura italiana.
Intanto, secondo un’indagine Coldiretti/Ixè, oltre 8 italiani su 10 (81%) pensano che l’emergenza cinghiali vada affrontata con gli abbattimenti fatti da personale specializzato. Il 26% si è trovato, invece, faccia a faccia con uno di questi animali.
Migliaia di agricoltori #Coldiretti oggi in piazza a Roma per il blitz #bastacinghiali. Il presidente nazionale Coldiretti @PrandiniEttore: “Per fermare l’invasione nelle campagne e nelle città pronti a chiedere l’intervento dell’esercito” pic.twitter.com/ETQppcFjMM
— Coldiretti (@coldiretti) May 27, 2022