Agronomi e arboricoltori contro il “Piano verde di emergenza” del Comune di Roma. Francesco Ferrini (UniFI): “Gli alberi in vaso alle fermate? Gesto simbolico e inefficace”.
Ok al “Piano verde di emergenza” del Comune di Roma per posizionare alberi in vaso vicino alle fermate dei mezzi pubblici. Ad annunciarlo è l’Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti, Sabrina Alfonsi, per creare zone d’ombra utili ai cittadini in attesa degli autobus. Un’iniziativa che – oltre ad abbellire la Capitale – dovrebbe contribuire a contrastare le conseguenze della crisi climatica sempre più devastante.
Il “Piano verde di emergenza” della Città Eterna non piace, però, a Francesco Ferrini, Professore di Arboricoltura generale e coltivazioni arboree all’Università degli Studi di Firenze. Secondo il docente, il posizionamento di 30 alberi in vaso vicino alle fermate dei mezzi pubblici rappresenta un gesto puramente simbolico e inefficace. I motivi? Oltre a ridurre la capacità delle piante di svilupparsi, i vasi soliti surriscaldarsi durante le giornate più roventi uccidono le radici. Tradotto: gli alberi potrebbero morire entro poche settimane.
A essere controproducente, secondo l’autore del libro “Alberi e gente nuova per il pianeta”, anche la scelta di posizionare i polmoni del Globo durante i mesi più caldi dell’anno: “Le piante necessitano di un periodo di acclimatamento per adattarsi al nuovo ambiente e l’estate romana, con le sue temperature estreme e la scarsità di acqua, rappresenta un periodo particolarmente ostile“. Proprio per questo, secondo Francesco Ferrini, anziché “misure simboliche e poco efficaci, le Amministrazioni Comunali (non solo quella di Roma) dovrebbero concentrarsi su interventi più significativi, come la messa a dimora diretta di alberi nelle aree più critiche, soprattutto laddove già c’erano e sono andati perduti, l’aumento delle aree verdi urbane e la realizzazione di progetti di forestazione urbana che possano offrire benefici a lungo termine. Solo attraverso azioni concrete e ben pianificate sarà possibile affrontare le sfide climatiche e migliorare la qualità della vita dei cittadini“.