Roma, la gestione dell’acqua contro la crisi del clima

Con la siccità causata dalla crisi climatica, ridurre le perdite e gli sprechi, favorendo il recupero e il riutilizzo delle risorse idriche, è sempre più necessario. 

Proseguono gli appuntamenti pubblici in merito al Piano per il clima elaborato da Roma Capitale. Nel secondo incontro dopo la presentazione del Piano, esponenti politici e tecnici hanno affrontato un tema cruciale e decisamente complesso: quello delle risorse idriche e della loro gestione.

Con la siccità causata dalla crisi climatica, un utilizzo virtuoso dell’acqua, anche attraverso la riduzione delle perdite e il recupero delle risorse, è quanto mai necessario.

L’argomento di oggi era quello della gestione delle risorse idriche: rischio siccità, sicurezza degli approvvigionamenti e l’acqua per diversi usi in quantità necessarie e con la qualità necessaria. È evidente che la situazione climatica sta portando la risorsa idrica ad una sempre maggiore sofferenza sul fronte della disponibilità, a fronte di una domanda di acqua in continuo aumento” – ha spiegato Marco Casini, segretario generale dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Centrale – “È quindi necessario intervenire con azioni rapide ma anche con una pianificazione a medio-lungo termine per far fronte a trend in peggioramento“.

Da questo punto di vista, l’azione più importante è quella della riduzione delle perdite, che sono ancora troppo alte in tutto il Distretto così come a Roma. Bisogna arrivare a livelli accettabili, che consentano di non sprecare acqua in modo indiscriminato” – ha aggiunto Marco Casini – “Insieme a questo, grande attenzione dovrà essere data ai comportamenti di tutti noi: l’acqua è un bene prezioso che ancora non siamo in grado di valorizzare a pieno, e ne sprechiamo fin troppa“.

Altri interventi riguarderanno il recupero delle acque reflue, un altro passaggio chiave per la sinergia di una resilienza del sistema. Inoltre, ci sarà la possibilità di introdurre impianti di desalinizzazione per far fronte a quelle zone che soprattutto in estate hanno maggior consumo e possono prendere tranquillamente l’acqua dal mare per far fronte alle proprie necessità” – ha concluso il segretario dell’Autorità distrettuale dell’Appennino Centrale – “Tutto questo è qualcosa che Roma Capitale sta portando avanti insieme agli altri attori, e che ha anche nel Pnrr alcuni fondi importanti per il potenziamento delle infrastrutture“.