Ospite del Magazine di Teleambiente è il ricercatore del CNR-INM, Angelo Odetti: “Ecco come funziona il nostro robot”.
Mappare le profondità dei laghi montani per contribuire alla salvezza degli ecosistemi del pianeta Terra. Questo l’obiettivo del robot-zaino ideato dall’Istituto di Ingegneria del Mare del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Genova (CNR-INM). Due gli specchi d’acqua individuati dagli scienziati impegnati nel progetto PRIN “Modular Alpine Robotic Monitoring Tools” (*): il primo vicino al Ghiacciaio di Indren, nel massiccio del Monte Rosa, in Valle d’Aosta, e il secondo vicino al Ghiacciaio di Fellaria, in provincia di Sondrio, in Lombardia.
Tra gli obiettivi del prototipo pronto a essere trasportato sui sentieri più ripidi, l’acquisizione di dati biologici, chimici e fisici degli habitat ad alta quota. A coordinare l’iniziativa, in vista dell’estate 2025 per uno studio approfondito dei laghi situati sulle Alpi, il ricercatore dell’Istituto di Ingegneria del Mare del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Genova (CNR-INM), Angelo Odetti: “Ecco come funziona il nostro automa“.
L’@InmCnr ha concluso le attività preliminari di campionamento batimetrico, biofisico e chimico di due laghi di alta montagna testando una versione prototipale di un innovativo dispositivo: un robot-zaino che mappa le profondità dei laghi alpinihttps://t.co/2Uls1ALMi1@MC_Carro pic.twitter.com/5StJH5WOlt
— CNR Consiglio Nazionale delle Ricerche (@CNRsocial_) October 3, 2024
* PRIN “Modular Alpine Robotic MOnitoring Tools” (MARMOT), finanziato nell’ambito del Bando PRIN 2022 dall’Unione Europea – Next Generation EU.