Arriva il robot per esplorare i laghi alpini

Ospite del Magazine di Teleambiente è il ricercatore del CNR-INM, Angelo Odetti: “Ecco come funziona il nostro robot”.

Mappare le profondità dei laghi montani per contribuire alla salvezza degli ecosistemi del pianeta Terra. Questo l’obiettivo del robot-zaino ideato dall’Istituto di Ingegneria del Mare del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Genova (CNR-INM). Due gli specchi d’acqua individuati dagli scienziati impegnati nel progetto PRIN “Modular Alpine Robotic Monitoring Tools” (*): il primo vicino al Ghiacciaio di Indren, nel massiccio del Monte Rosa, in Valle d’Aosta, e il secondo vicino al Ghiacciaio di Fellaria, in provincia di Sondrio, in Lombardia.

Tra gli obiettivi del prototipo pronto a essere trasportato sui sentieri più ripidi, l’acquisizione di dati biologici, chimici e fisici degli habitat ad alta quota. A coordinare l’iniziativa, in vista dell’estate 2025 per uno studio approfondito dei laghi situati sulle Alpi, il ricercatore dell’Istituto di Ingegneria del Mare del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Genova (CNR-INM), Angelo Odetti: “Ecco come funziona il nostro automa“.

* PRIN “Modular Alpine Robotic MOnitoring Tools” (MARMOT), finanziato nell’ambito del Bando PRIN 2022 dall’Unione Europea – Next Generation EU.