Cingolani consulente del Governo Meloni: perché non è una sorpresa

L’ex ministro della Transizione ecologica sarà consulente per l’energia e non manca il malcontento di chi sperava in una maggiore discontinuità. Ma la nomina non è una sorpresa.

Roberto Cingolani nominato consulente per l’energia del Governo Meloni. L’ex ministro della Transizione ecologica affiancherà il suo successore, Gilberto Pichetto Fratin, con una consulenza gratuita e della durata di sei mesi. In pratica, Cingolani si occuperà della transizione energetica in una fase delicata, quella dell’inverno imminente, il primo in cui l’Italia si troverà senza le scorte di gas proveniente dalla Russia.

 

I malumori

La notizia ha scatenato critiche da entrambi i fronti. Non sorprende che le opposizioni, come ad esempio Nicola Fratoianni, siano scontente della nomina di Roberto Cingolani. Sinistra Italia è stata all’opposizione durante il Governo Draghi e lo è anche con il nuovo Esecutivo, quindi la continuità non è gradita.

 

 

E resta da capire come si muoverà Cingolani, da sempre favorevole ad una transizione energetica meno ambiziosa, che comprende anche il nucleare.

 

 

Anche molti altri si chiedono dove sia la discontinuità rispetto al Governo Draghi, tanto sbandierata in campagna elettorale.

 

 

I malumori arrivano anche dall’elettorato di centrodestra, già scontento della nomina a ministro dell’Economia di Giancarlo Giorgetti e a ministro della Salute di Orazio Schillaci, già rettore dell’Università di Tor Vergata e consulente del suo predecessore, Roberto Speranza. Da medico, Orazio Schillaci ha sempre sostenuto l’importanza dei vaccini e anche del green pass. Per questo, la sua nomina ha fatto storcere qualche naso.

 

Ora, con Roberto Cingolani consulente per l’energia, il malcontento si ripete. Esponente di spicco del Governo Draghi, a destra Cingolani viene visto come troppo di sinistra e vicino al Movimento 5 Stelle. Anche se la sua nomina a ministro, da politicamente indipendente, avvenne soprattutto con il favore del leader di Italia Viva, Matteo Renzi.

La (non) sorpresa

La nomina di Cingolani a consulente del Governo sembra aver sorpreso tutti, ma non dovrebbe essere così. Lo stesso Nicola Procaccini, responsabile Ambiente ed Energia di Fratelli d’Italia, la scorsa settimana, in un’intervista a TeleAmbiente, aveva espresso parole di stima verso l’ex titolare del MiTe. E sulla politica energetica, aveva spiegato: “Una nazione seria non può cambiarla continuamente, è qualcosa che può cambiare solo nel lungo termine e non può rispondere al dibattito politico contingente“. Anticipando quindi una certa soluzione di continuità, l’europarlamentare di Fdi aveva poi aggiunto: “Il dossier più importante è quello sull’energia e la presidente Meloni ci sta lavorando personalmente. E lo sta facendo ascoltando spesso non solo il ministro Cingolani, ma anche il premier Draghi“.