L’ex ministro della Transizione ecologica sarà consulente per l’energia e non manca il malcontento di chi sperava in una maggiore discontinuità. Ma la nomina non è una sorpresa.
Roberto Cingolani nominato consulente per l’energia del Governo Meloni. L’ex ministro della Transizione ecologica affiancherà il suo successore, Gilberto Pichetto Fratin, con una consulenza gratuita e della durata di sei mesi. In pratica, Cingolani si occuperà della transizione energetica in una fase delicata, quella dell’inverno imminente, il primo in cui l’Italia si troverà senza le scorte di gas proveniente dalla Russia.
Per qualcuno era un “grillino” o addirittura il “supremo”.
Adesso è fra i cosiddetti “patrioti” al governo.
Noi non avevamo dubbi prima e non ne abbiamo ora: è un climafreghista come altri.#cingolani #climafreghista #alleanzaverdisinistra— nicola fratoianni (@NFratoianni) October 24, 2022
I malumori
La notizia ha scatenato critiche da entrambi i fronti. Non sorprende che le opposizioni, come ad esempio Nicola Fratoianni, siano scontente della nomina di Roberto Cingolani. Sinistra Italia è stata all’opposizione durante il Governo Draghi e lo è anche con il nuovo Esecutivo, quindi la continuità non è gradita.
Leggo che esponenti del Pd criticano questa scelta del governo Meloni. #Cingolani ha fatto un ottimo lavoro mettendo in sicurezza il paese e riducendo la nostra dipendenza dalla Russia. Se ci sono scelte positive in continuità con il governo Draghi perche scagliarsi contro? Mah! pic.twitter.com/AVQqAtdtXV
— Raffaella Paita (@raffaellapaita) October 23, 2022
Cingolani rimane al governo come consulente a titolo gratuito, perché se molla va tutto in vacca e chi ha preso il suo posto non sa da dove cominciare. In pratica, Cingolani scopre il lavoro di cura non retribuito.
— Giulia Blasi (@Giulia_B) October 24, 2022
E resta da capire come si muoverà Cingolani, da sempre favorevole ad una transizione energetica meno ambiziosa, che comprende anche il nucleare.
È del tutto evidente che già viviamo nel Paese del Merito.
PS: il Pulitzer 2022 va a quelli che “Cingolani ha rilanciato le rinnovabili” pic.twitter.com/RVkgDK4DaX
— Stefano Barazzetta (@stebaraz) October 24, 2022
Cingolani farà il consulente del governo per sei mesi, «per aiutare questo ministro Fratin», cioè il prossimo ministro della transizione ecologica, che nessuno sa bene che competenze abbia, ma non importa, perché tanto c’è il consulente ombra. Sono tutte premesse bellissime. pic.twitter.com/XjIs7xbZb4
— Ferdinando Cotugno (@FerdinandoC) October 21, 2022
Anche molti altri si chiedono dove sia la discontinuità rispetto al Governo Draghi, tanto sbandierata in campagna elettorale.
Cingolani è ancora lì. Altra pessima notizia. Ci manca solo Speranza come consulente e poi sono tornati tutti a bordo.
Che disastro!
— Limbolimbo Redpilled (@Limbolimbo18) October 24, 2022
Giorgia Meloni allarga il Governo torna Cingolani come consulente di Palazzo Chigi.Questa scelta mi lascia perplesso perché questo Cingolani è un altro pupillo di Draghi.Non bastavano già Giorgetti e Schillaci.
— Roberto (@Roberto89203953) October 24, 2022
I malumori arrivano anche dall’elettorato di centrodestra, già scontento della nomina a ministro dell’Economia di Giancarlo Giorgetti e a ministro della Salute di Orazio Schillaci, già rettore dell’Università di Tor Vergata e consulente del suo predecessore, Roberto Speranza. Da medico, Orazio Schillaci ha sempre sostenuto l’importanza dei vaccini e anche del green pass. Per questo, la sua nomina ha fatto storcere qualche naso.
Giorgietti ECONONOMIA
Nordio GIUSTIZIA
Schillaci SALUTE
Urso DIFESA
Tajani ESTERI
INTERNO Vice di Lamorgese
Manca solo Il nano e Il filosofo dei 3 miliardi di umani, Cingolani e era il governo Draghi.— Immortale (@non_mollo_mai_) October 21, 2022
Ora, con Roberto Cingolani consulente per l’energia, il malcontento si ripete. Esponente di spicco del Governo Draghi, a destra Cingolani viene visto come troppo di sinistra e vicino al Movimento 5 Stelle. Anche se la sua nomina a ministro, da politicamente indipendente, avvenne soprattutto con il favore del leader di Italia Viva, Matteo Renzi.
La (non) sorpresa
La nomina di Cingolani a consulente del Governo sembra aver sorpreso tutti, ma non dovrebbe essere così. Lo stesso Nicola Procaccini, responsabile Ambiente ed Energia di Fratelli d’Italia, la scorsa settimana, in un’intervista a TeleAmbiente, aveva espresso parole di stima verso l’ex titolare del MiTe. E sulla politica energetica, aveva spiegato: “Una nazione seria non può cambiarla continuamente, è qualcosa che può cambiare solo nel lungo termine e non può rispondere al dibattito politico contingente“. Anticipando quindi una certa soluzione di continuità, l’europarlamentare di Fdi aveva poi aggiunto: “Il dossier più importante è quello sull’energia e la presidente Meloni ci sta lavorando personalmente. E lo sta facendo ascoltando spesso non solo il ministro Cingolani, ma anche il premier Draghi“.