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River Cleaning, le boe galleggianti che intercettano i rifiuti plastici e non solo

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Una soluzione a basso impatto ambientale per intercettare nei fiumi rifiuti plastici e oleosi. Ed una novità: il recupero di alghe e residui vegetali. L’innovazione di River Cleaning.

Come fermare la plastica (circa l’80%) che proviene dai fiumi e arriva poi nei mari? Un sistema progettato da un’azienda veneta, River Cleaning, ha ideato una serie di dispositivi galleggianti, posizionati diagonalmente sul corso del fiume, che permettono di intercettare i rifiuti plastici e trasportarli sulla riva del fiume, in una speciale area di stoccaggio.

Un’innovazione che non poteva mancare al festival delle eco tecnologie, Ecofuturo Festival, che si è tenuto a Roma dal 3 al 6 maggio presso la Città dell’Altra Economia. Ed è qui che abbiamo incontrato il CEO di River Cleaning, Vanni Covolo, che ha raccontato a TeleAmbiente anche alcune importanti novità riguardo a questa rivoluzionaria tecnologia.

 

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“Una barriera di boe galleggianti, smart, intelligente. Una soluzione a costo zero che non sfrutta energia, non dà fastidio ai pesci, all’ambiente fluviale e, allo stesso tempo, permette il passaggio delle imbarcazioni”, ci racconta Vanni Covolo.

Tra le novità una nuova soluzione in grado di risolvere il problema dei rifiuti che convergono negli sgrigliatori situati presso le centrali idroelettriche. Si chiama “River Cleaning Deflector” ed è il nuovo sistema rivoluzionario ideato per intercettare materiali e altri rifiuti organici galleggianti, quali alghe e residui vegetali, in modo da evitarne l’asporto e lo smaltimento come rifiuti speciali.

“Ci sono oltre 500 centrali idroelettriche in Italia e quando la bocca di presa della centrale prende l’acqua, ma anche la vegetazione e le alghe.  – afferma Vanni Covolo – La normativa italiana prevede che questa vegetazione, una volta presa, debba poi essere smaltita come rifiuto speciale. E allora noi abbiamo inventato una soluzione che devia questo bene prezioso per l’ecosistema e non diventa un costo per la centrale idroelettrica”.

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