In questo numero del Tg Ambiente, realizzato in collaborazione con Italpress: 1) Il riscaldamento globale minaccia la potabilità dell’acqua; 2) Accordo tra Intesa Sanpaolo e Acea per la tutela dell’acqua; 3) Materie prime critiche, ISPRA presenta il database GeMMA; 4) Bilancio sostenibilità A2A Puglia, 35 mln il valore economico generato
In questo numero del Tg Ambiente, realizzato in collaborazione con Italpress:
1) Il riscaldamento globale minaccia la potabilità dell’acqua: Il cambiamento climatico sta provocando un progressivo aumento non solo delle temperature atmosferiche ma anche di quelle di mari e oceani. Il riscaldamento globale ha effetti anche sulle falde acquifere. Secondo uno studio pubblicato su Nature Geoscience, basato su un modello di emissioni intermedio, entro il 2100 è possibile che tra i 77 e i 188 milioni di persone si troveranno a vivere in aree del pianeta in cui la temperatura delle acque sotterranee sia superiore alla soglia più alta stabilita per l’acqua potabile di ogni paese. “In determinate condizioni, l’aumento della temperatura delle acque sotterranee può portare a un incremento delle concentrazioni di sostanze nocive come l’arsenico o il manganese – spiegano gli autori dello studio – Queste concentrazioni più elevate possono avere un impatto negativo sulla salute umana, soprattutto quando le acque sotterranee sono utilizzate come acqua potabile”. Inoltre, una temperatura eccessiva può promuovere la crescita di agenti patogeni all’interno delle falde, come la Legionella o altri batteri. Secondo i risultati della ricerca, le temperature delle acque sotterranee aumenterebbero di 2,1 gradi centigradi nello scenario intermedio e di 3,5 gradi centigradi prendendo invece in considerazione lo scenario estremo. Gli intervalli così ampi, spiegano gli autori, sono dovuti alla variabilità degli effetti che il cambiamento climatico potrebbe avere in diverse regioni del pianeta. Fra le regioni che si prevede saranno maggiormente interessate dal fenomeno ci sono invece alcune zone della Russia, della Cina, dell’America settentrionale e della foresta Amazzonica.
2) Accordo tra Intesa Sanpaolo e Acea per la tutela dell’acqua: Intesa Sanpaolo e ACEA hanno firmato il primo accordo nazionale per la salvaguardia e la gestione sostenibile dell’acqua nei processi produttivi delle aziende, anche in relazione alle misure del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Un accordo che prevede lo stanziamento di circa 4,4 miliardi di euro per tutelare la risorsa idrica. Più in generale Intesa Sanpaolo metterà a disposizione 20 miliardi di euro per supportare le iniziative delle aziende e degli operatori della filiera idrica.
3) Materie prime critiche, ISPRA presenta il database GeMMA: L’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, presenta GeMMA, il database geologico minerario che raccoglie e armonizza i dati relativi a tutti i giacimenti coltivati in passato ed i risultati delle varie campagne di ricerca, nazionali e locali, con un particolare focus sulle materie prime critiche. La Banca dati, aggiornata nell’ambito del progetto Pnrr GeoSciencesIR, rappresenta il punto di partenza per l’elaborazione del programma minerario nazionale, imposto dal Regolamento Ue Critical Raw Materials Act e affidato all’Ispra. Serve però un cambio di paradigma – viene evidenziato durante il convegno – è necessario passare da rifiuti inquinanti da bonificare a potenziale risorsa da recuperare. A livello mondiale infatti, sta crescendo l’interesse della coltivazione degli scarti minerari come fonte di materie prime.
4) Bilancio sostenibilità A2A Puglia, 35 mln il valore economico generato: 35 milioni di euro il valore economico generato sul territorio nel 2023, in crescita del 35% rispetto al 2022. E’ uno dei dati emersi in occasione della presentazione, a Brindisi, del Bilancio di Sostenibilità Territoriale della Puglia di A2a, che rendiconta le prestazioni ambientali, economiche e sociali del Gruppo sul territorio nel 2023 e i suoi piani di attività previsti per i prossimi anni.