Le ripetizioni private sono tra i lavoretti più diffusi tra gli studenti: si inizia quasi per gioco ma per alcuni può diventare un’attività di rilievo. Uno studio del portale Ripetizioni.it mostra tutti i dati su questa attività
Sono tanti gli studenti liceali o universitari che, mentre studiano, lavorano anche impartendo ripetizioni private ad altri colleghi. Si tratta di un lavoretto che però può diventare un aiuto finanziario non indifferente. Infatti in Italia in media uno studente-tutor guadagna oltre 200 euro al mese, ma il 5% riesce addirittura a superare la soglia dei mille euro al mese. A fornire tuti i dati è una ricerca condotta dal portale Ripetizioni.it che ha raccolto le testimonianze di oltre 3.500 giovani, tra alunni della scuola secondaria superiore e gli iscritti all’università.
I numeri della ricerca di Ripetizioni.it
A fare ripetizioni si inizia già alle scuole superiori, dove circa 1 studente su 10 tiene (o ha tenuto in passato) lezioni private nelle materie in cui è più bravo e preparato. Invece per chi insegue l’obiettivo della laurea la quota raddoppia, coinvolgendo 2 studenti su 10, che nella metà dei casi proseguono quanto iniziato sin dai banchi di scuola. Questo mercato, inoltre, ha del potenziale, in quanto 1 intervistato su tre ha dichiarato di non aver ancora intrapreso questa attività perché non ne ha avuto l’occasione, ma che sarebbe interessato a iniziarla.
Come si organizzano gli studenti
Come si organizzano gli studenti per riuscire a gestire studio e ripetizioni private? Le modalità di svolgimento del tutoraggio, la clientela e i contenuti delle lezioni cambiano a seconda del livello formativo in cui ci si trova. Per esempio analizzando i momenti dell’anno in cui si è operativi, alle superiori la platea si divide equamente tra chi fa ripetizioni solo durante i periodi di lezione (34%), chi le tiene solamente quando ci sono pause e vacanze (32%) e chi lo fa continuativamente (34%). La maggior parte degli universitari (46%) è, invece, disponibile lungo tutti i dodici mesi.
L’approccio e il numero di clienti
Ci sono delle differenze tra studenti liceali e quelli universitari, soprattutto per il tipo di approccio seguito e il numero di clienti che si seguono. Mentre gli studenti delle superiori preferiscono seguire un alunno per volta (lo dichiara il 60%) al contrario il 41% degli universitari riesce a seguire due persone in parallelo. Questa percentuale si allinea a quella di chi lavora in esclusiva con le ripetizioni, ossia il 44%.
Le materie in cui si specializzano
Anche quando si parla di materie c’è una differenza tra studenti universitari e delle superiori. Tra i più giovani c’è una forte richiesta di ripetizioni in discipline scientifiche e dunque i tutor si sono specializzati in matematica, fisica, chimica e materie simili: il 31% opera in questo settore. Inferiori le percentuali delle materie umanistiche: il 21% si occupa dell’italiano. Mentre al terzo posto, con il 16%, ci sono i tutor di una o più lingue straniere.
Le discipline meno cercate
Decisamene inferiore la percentuale nelle lingue classiche (10%) o in storia, geografia, filosofia (10%). All’università, invece, la percentuale delle materie umanistiche sale al 40%, seguito dal 34% delle materie STEM. Terzo posto, anche qui, per le lingue straniere, al 17%. Mentre il 7% si è orientato sulle discipline più tecniche, come economia o diritto.
L’utenza a cui si rivolgono
I principali fruitori delle ripetizioni sono gli studenti prossimi a svolgere l’esame di maturità, ma gli studenti del liceo prediligono seguire i loro coetanei (47%) mentre il 24% si concentra sulle scuole elementari e il 23% sulle medie. Anche gli universitari prediligono i liceali, 33%, ma il 24% accetta un po’ di tutto e il 6% si dedica ad aiutare altri universitari.
I canali con cui trovare l’utenza
Ma come si fa a trovare studenti a cui impartire le ripetizioni? Il passaparola rimane lo strumento principale, scelto da 6 studenti su 10. C’è però un florido mercato delle piattaforme specializzate nel far incontrare domanda e offerta di lezioni private, come Ripetizioni.it. Queste vengono scelte come vetrina da quasi 1 candidato su 10. Su tali piattaforme, infatti, è possibile candidarsi facilmente cliccando su un pulsante e dopo la verifica dell’identità e del curriculum, si può immediatamente iniziare a proporsi al mercato.