Rinnovabili. E’ stata votata nella notte tra il 13 e il 14 giugno la nuova direttiva europea sulle rinnovabili (RED II) che sancisce il nuovo obiettivo vincolante per l’energia rinnovabile in Ue al 2030, fissato al 32%, compresa una revisione da attuarsi entro il 2023 per un eventuale rialzo dell’obiettivo Ue. Intervista a Dario Tamburrano (Europarlamentare M5S).
Per il raggiungimento del nuovo obiettivo è stata decisiva la presa di posizione dei Governi di Italia e Spagna che hanno cambiato gli equilibri europei. Entrambi i Paesi si sono schierati per il 35% (proposta del Parlamento) insieme a Svezia, Lussemburgo, Lituania, Portogallo; la Germania invece era rimasta ferma al 30% e la Francia al 32%. Gli stati membri non avranno obiettivi indicativi e non vincolanti.
È stato stabilito, inoltre, che:
– la quota di fonti rinnovabili nei trasporti sia fissata al 14% con l’accordo per eliminare l’utilizzo di olio di palma entro il 2030;
– la riduzione delle emissioni di CO2 è stata fissata al 40% entro il 2030.
“Oggi l’Europa fa un passo storico verso il cambiamento richiesto a gran voce dai cittadini. Grazie ai diritti riconosciuti dalla direttiva rinnovabili, i cittadini europei possono diventare adesso produttori di energia. Con questo risultato nasce un nuovo modello di energia e di società concepita come una rete in cui si produce, si consuma e ci si scambia fra pari energia da fonti rinnovabili – commenta Dario Tamburrano – Diciamo finalmente addio alla vecchia piramide che dalla grande centrale di produzione, alimentata da combustibili fossili, distribuisce energia ad ogni singolo consumatore e immette gas serra all’atmosfera”.
“Il riconoscimento dei diritti dei produttori-consumatori è una delle battaglie storiche del Movimento 5 Stelle. Siamo orgogliosi che le nostre idee adesso vengano applicate in tutta Europa”, aggiunge l’europarlamentare. Nella direttiva rinnovabili, l’Unione europea prende atto che la geotermia può essere inquinante, come nel caso della Toscana. A questo proposito, la Commissione Europea ha già lanciato uno studio dedicato a tutte le emissioni delle centrali geotermiche: è una condizione necessaria – anche se non sufficiente – per il varo di una proposta legislativa sui limiti di emissione delle centrali geotermiche”, continua Tamburrano.
Anche il ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha commentato in merito all’ accordo fra Consiglio, Commissione e Parlamento Ue sulle regole per aumentare l’uso di energia rinnovabile: “E’ una buona notizia l’accordo tra le istituzioni europee sulla nuova direttiva rinnovabili, che aggiorna il quadro normativo al 2030 e riconosce per la prima volta il diritto dei cittadini di partecipare alla rivoluzione energetica in corso nell’ottica dell’abbattimento delle emissioni. Finalmente i cittadini europei potranno diventare produttori di energia e questo cambierà il modello produttivo energetico. Vogliamo rafforzare la filiera e provare a colmare le lacune degli ultimi anni per consentire alle imprese italiane di svolgere un ruolo più rilevante nella competizione internazionale con soluzioni tecnologiche innovative”.
“Inoltre – conclude il ministro Costa -, grazie alla nuova direttiva europea, cambierà anche il paesaggio ambientale delle nostre città, nelle quali si vedranno sempre più pannelli fotovoltaici per l’autoconsumo”.