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Rinnovabili, Legambiente: “In Italia 1.364 impianti in attesa”

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La denuncia dell’associazione che attacca gli enti locali e in particolare le Regioni: “Solo Campania e Calabria favoriscono le rinnovabili”.

Le rinnovabili completamente bloccate in Italia. Sono ben 1.364 gli impianti che sono ancora in attesa di approvazione finale, la maggior parte dei quali concentrati al Sud. E a bloccare il tutto sono soprattutto le Regioni, che nel 2022 hanno dato l’ok solo per l’1% dei progetti di impianti fotovoltaici e non hanno autorizzato un solo impianto eolico. È quanto emerge dal report ‘Scacco matto alle rinnovabili’ di Legambiente, presentato alla fiera della transizione energetica K.EY a Rimini.

Rinnovabili arenate a livello locale

E dire che gli ultimi due governi, quello guidato da Mario Draghi e quello attuale guidato da Giorgia Meloni, hanno fatto molto per facilitare la diffusione degli impianti di energia rinnovabile. Tra semplificazioni e potenziamento delle Commissioni di valutazione, la strada dovrebbe essere in discesa ma nonostante le aperture a livello nazionale, i progetti si arenano quando devono essere approvati dalle Regioni. Il trend è ben marcato: dal 41% delle autorizzazioni agli impianti fotovoltaici nel 2019 si è scesi al 19% nel 2020, al 9% nel 2021 e all’1% nello scorso anno. E va ancora peggio con l’eolico: 6% nel 2019, 4% nel 2020, 1% nel 2021 e zero lo scorso anno.

La lentezza e gli obiettivi mancati

Eppure, i progetti ci sono, come le richieste di connessione alla rete elettrica nazionale di impianti di energia a fonti rinnovabili. Si è passati dai 168 Gw della fine del 2021 agli oltre 303 del 31 gennaio 2023. Il 76% degli impianti in attesa di autorizzazione si concentra tra Puglia, Basilicata, Sardegna e Sicilia. Secondo Terna, nel 2022 sono stati installati nuovi impianti di rinnovabili per appena 3,035 Gw. Un aumento insufficiente rispetto ai 10 Gw all’anno previsti dalla tabella di marcia per il taglio delle emissioni del 55% al 2030, come stabilito dal piano europeo Fit for 55.

Chi frena le rinnovabili in Italia

Legambiente punta il dito contro le Regioni, sottolineando che al Sud solo Campania e Calabria hanno lavorato duramente per autorizzare nuovi impianti. Ma le responsabilità sono condivise. “Oltre alla lentezza degli iter autorizzativi e all’eccessiva burocrazia di Regioni e Soprintendenze ai beni culturali, a pesare sono anche i no delle amministrazioni comunali e le opposizioni locali Nimby (Not In My Backyard) e Nimto (Not In My Terms of Office)” – spiega Legambiente – “Per accelerare lo sviluppo delle rinnovabili in Italia, Legambiente propone l’aggiornamento delle Linee Guida per l’autorizzazione dei nuovi impianti, ferme al 2010, e un Testo Unico che semplifichi gli iter di autorizzazione degli impianti, definisca in modo univoco ruoli e competenze dei vari organi dello Stato, dia tempi certi alle procedure“.