Non sono mancate le proteste all’arrivo nel porto di Piombino della Golar Tundra, la nave rigassificatrice di Snam che resterà nel porto della città per tre anni e garantirà 5 miliardi di metri cubi di gas all’anno
La nave rigassificatrice di Snam Golar Tundra è arrivata nel porto di Piombino. Il rigassificatore della discordia, che garantirà 5 miliardi di metri cubi di gas all’anno al nostro Paese, resterà nel porto toscano per tre anni nonostante le forti proteste della popolazione e della amministrazione comunale.
La grande nave ha fatto il suo arrivo nel porto poco dopo le 23 di ieri sera. Ad aspettarla c’erano i tecnici della Snam che hanno da settimane lavorano per mettere in funzione la nave già a maggio prossimo. Ma per tutto il giorno nel porto di Piombino c’erano anche i manifestanti che quel rigassificatore in città non lo vogliono.
Bocche cucite e marcia funebre, perché – dicono gli abitanti di Piombino – “le nostre rimostranze non sono state ascoltate e così muore la città”.
La nave appena arrivata a Piombino contribuirà, insieme all’altro rigassificatore posizionato nel porto di Ravenna, a garantire allo stato un sesto del totale di gas naturale attualmente fornito dalla Russia. Un modo – sottolinea ancora una volta il Commissario straordinario per la realizzazione del progetto, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, per rendere il Paese indipendente da Mosca sul fronte energetico.
L’Italia deve dire grazie a #Piombino e alla Toscana.
Dobbiamo renderci autosufficienti dalla Russia per il gas e questa opera contribuirà in modo determinante con 5 miliardi di metri cubi di gas all’anno.
Adesso avanti con le compensazioni per il territorio. pic.twitter.com/vIRRh9PwL3— Eugenio Giani (@EugenioGiani) March 19, 2023