
Rifiuti. Un imponente traffico illecito di rifiuti è stato scoperto dalla Guardia di Finanza di Napoli che ha notificato 18 misure cautelari e sequestrato 12mila tonnellate di rifiuti speciali non pericolosi.
Si tratta di indumenti usati, accessori per abbigliamento, pezzami da lavorazione e scarti tessili, balle di materiale di ogni genere e anche scarti edili.
L’indagine dei finanzieri di Torre Annunziata, coordinata dalla Dda di Napoli, è scattata dopo il sequestro a Pompei, nel gennaio 2018, di 13 capannoni nei quali erano ammassate 6 mila tonnellate di rifiuti speciali.
A liberarsi dei rifiuti erano aziende operanti nel commercio al dettaglio e all’ingrosso di tessuti o abbigliamento, e del settore del relativo trattamento e smaltimento di tali prodotti, che trovavano più conveniente liberarsi in maniera illegale dei rifiuti prodotti, sottraendosi alle onerose procedure previste dalla normativa ambientale di settore, lucrando enormi profitti derivanti dal risparmio sulle spese che avrebbero dovuto sostenere.
Le oltre 12 mila tonnellate di rifiuti speciali erano state stoccate illecitamente, anche con il contributo di alcuni autotrasportatori, in enormi capannoni che si trovano nei comuni di Napoli, Melito di Napoli, Boscotrecase, Terzigno, Pompei e Castellammare di Stabia.
Sono in corso perquisizioni nei confronti degli indagati e sequestri di altri depositi usati per accatastare e lasciare in stato di totale abbandono i rifiuti speciali creando delle bombe ecologiche.
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“Sono evidenti i pericoli ambientali derivanti dal traffico di rifiuti scoperto, se solo si pensa alle conseguenze di un incendio – ha affermato il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa – complimenti alla Guardia di Finanza per questa imponente operazione. I criminali ambientali, che deturpano il territorio e mettono a repentaglio la salute e la sicurezza dei cittadini onesti, non avranno mai vita facile”.