Rifiuti. Si trova a Monterotondo Marittimo (Grosseto) ed è uno tra i più grandi impianti di compostaggio a digestione anaerobica, trattamento di rifiuti organici e produzione di biogas dell’Italia centrale.
Il più grande per la Toscana.
Realizzato in circa due anni, l’impianto ha una capacità autorizzata per il trattamento di 70mila tonnellate annue di rifiuti – frazione organica dei rifiuti solidi urbani (30.000 tonnellate), con sfalci e potature (15.000), oltre a fanghi industriali e civili (25.000) -, per una produzione di 25.000 tonnellate di ammendanti (fertilizzanti in grado di migliorare le caratteristiche organolettiche dei terreni) ed energia elettrica complessiva annua pari a circa 6 GWh.
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L’avvio del conferimento dei rifiuti è previsto per il 14 ottobre.
L’investimento è stato di circa 22 milioni di euro, con un contributo previsto all’Ebitda, su base annua, di circa 2,5 milioni.
Come spiega Acea (società gestore), l’impianto è dotato delle tecnologie più avanzate presenti sul mercato, che gli permetteranno di fornire notevoli benefici ambientali, tra questi:
- il minor conferimento in discarica di rifiuti organici che vengono trasformati in fertilizzanti utili
per l’agricoltura (compost) - la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, tramite la valorizzazione energetica del biogas prodotto dal processo di digestione anaerobica del rifiuto.
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Soddisfazione per la “proficua collaborazione con le istituzioni e con tutti gli enti coinvolti”, è stata espressa dall’Ad di Acea, Stefano Antonio Donnarumma, che ha spiegato come “l’avvio di questo nuovo impianto rappresenta per Acea un passo importante nell’attuazione degli obiettivi del piano industriale 2019-2022 nel settore del trattamento dei rifiuti in un’ottica di economia circolare che prevede anche la realizzazione di nuovi impianti”.