
Rifiuti. Sono 46 le”città pilota” dove il Governo di Pechino ha intenzione di costruire entro il 2020 un sistema di smistamento e trattamento dei rifiuti.
Si tratta di una misura che vuole integrare i piani obbligatori per la raccolta differenziata dei rifiuti domestici già emanati in diverse metropoli come Shanghai per migliorare i tassi di riciclaggio della spazzatura.
Secondo il Ministero per l’Edilizia abitativa e lo Sviluppo Urbano e Rurale di Pechino inoltre, le autorità cinesi stanzieranno 21,3 miliardi di yuan (circa 3,1 miliardi di dollari) di investimenti per accelerare la realizzazione di un sistema di riciclaggio dei rifiuti.
Si tratta di una grande opportunità per diverse imprese europee che possiedono tecnologia avanzata ed esperienza nel settore.
Ad esempio, il gruppo tedesco ALBA ha portato una delle proprie innovazioni nel settore rifiuti nella città di Jieyang, nella provincia meridionale cinese del Guangdong.
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Grazie ad una macchina apposita, dopo aver rimosso i metalli pesanti, la plastica, gli scarti nocivi, la sabbia, i minerali e l’acqua, le sostanze riciclabili vengono estratte dai rifiuti,
frantumate e rimodellate in blocchi di combustibile.
“Questa tecnologia unica trasforma i rifiuti domestici in combustibile ecologico – ha spiegato Chang Guang, responsabile di progetto per l’impianto di trattamento della spazzatura gestito da una joint venture tra ALBA Group, Zhongde Metal Group e Guangdong Rising Assets Management Co. Ltd. – un combustibile più rispettoso dell’ambiente a confronto della combustione del carbone, il nostro blocco di combustibile emette circa il 70% in meno di CO2″.
Secondo il dirigente cinese, il valore energetico di ciascun blocco di combustibile è pari a quello della lignite e può essere utilizzato come fonte energetica alternativa nelle centrali elettriche o nei cementifici.
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La gestione della spazzatura è sempre stata un problema per molte città cinesi, e per questo, il progetto tedesco ha ricevuto il sostegno del governo locale.
Nel 2018, il volume totale di rifiuti prodotti ogni giorno da Jieyang (una città di medie dimensioni) è passato dalle 600 tonnellate del 2005 alle 1.500 tonnellate.
Al termine delle operazioni di collaudo iniziate lo scorso anno, l’impianto sarà in grado di gestire 1.000 tonnellate di rifiuti al giorno, arrivando a 2.000 tonnellate alla fine della seconda fase del progetto.
Dopo aver completato la prima fase di costruzione, quest’impianto, che ha iniziato le operazioni di collaudo lo scorso anno, sara’ in grado di gestire 1.000 tonnellate di rifiuti al giorno, arrivando a 2.000 tonnellate alla fine della seconda fase del progetto.
Molte altre città cinesi, hanno mostrato interesse per le tecnologie di riciclaggio dei rifiuti offerte dal gruppo tedesco ALBA – ha spiegato il responsabile degli Affari in Cina del Gruppo, Pei Albrecht – mentre il potenziale del mercato per i prossimi anni va oltre ogni immaginazione.
“Il gruppo ALBA è stato invitato a elaborare una serie di piani per lo smaltimento dei rifiuti in città come Taiyuan (nel nord della Cina) – ha detto Pei – le autorità locali sono determinate a risolvere i propri problemi in questo settore”.
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Negli ultimi anni infatti, diverse delegazioni cinesi alla ricerca di tecnologie avanzate in materia di tutela ambientale si sono recate a Hammerby, in Svezia.
Una piccola località situata a 8 km a sud della capitale Stoccolma, che oggi rappresenta un modello di città ecologica con grandi distese di boschi, prati e fiumi cristallini.
Trent’anni fa infatti Hammerby era conosciuta come “la città della spazzatura” perché fortemente inquinata da rifiuti di natura domestica.
Tra le azioni che le autorità misero in campo per ripulire la città, anche una serie di sacchetti di plastica biodegradabili per la raccolta differenziata dei rifiuti e la costruzione di una rete di tubature sotterranee per smistare la spazzatura selezionata in diversi centri di trattamento.
La Cina insomma, sta investendo su un futuro ecologico e le imprese del Paese stanno impegnando importanti risorse nelle imprese europee del settore.
Nel 2016, China Everbright International ha acquisito NOVAGO Sp. z o.o, un’importante azienda polacca specializzata nella gestione della spazzatura.
NOVAGO è considerata la maggiore società indipendente della Polonia del settore trattamento dei rifiuti.
Le sue avanzate tecnologie di termovalorizzazione, che trasformano l’organico in metano e i rifiuti combustibili in carburanti alternativi, sono molto apprezzate sul mercato cinese.
Questo metodo contribuirà a ridurre la dipendenza energetica del Paese asiatico dai combustibili fossili tradizionali e contribuirà a ridurre le emissioni più dannose, come quelle di
particolato, zolfo e ceneri, allo scopo ultimo e cruciale di tutelare l’ambiente.